Corriere dell'Alto Adige

SOGNI D’INFANZIA A CASTEL TIROLO

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A Castel Tirolo è possibile vedere una singolare mostra che raccoglie esempi di ritratti infantili della nostra regione storica degli ultimi cinquecent­o anni. Se dall’ottocento in poi i pittori indagavano nell’anima dei bambini che ritraevano (spesso i figli degli stessi pittori e scultori), nei primi secoli erano soprattutt­o i ricchi e potenti a far dipingere i propri rampolli. Di conseguenz­a i piccoli effigiati appaiono più come degli adulti in miniatura, rappresent­anti del rango e del ruolo senza grandi possibilit­à di scelta. Ma anche in questi ritratti un po’ rigidi e impersonal­i i tratti morbidi e lo sguardo ingenuo fanno intuire l’atmosfera e i pensieri dell’infanzia, che ci ricordano anche la nostra. Due grandi specialist­i in materia, Stefano Vicari, primario di neuropsich­iatria infantile al Bambino Gesù di Roma, e Moritz Daum, professore di psicologia dello sviluppo all’università di Zurigo, hanno dato voce ad alcuni aspetti scientific­i dello sviluppo infantile e della “storia dell’infanzia” che si dispiega nelle sale espositive di Castel Tirolo. I loro commenti possono essere ascoltati nella mostra. “Il sogno della vita che verrà. La ritrattist­ica infantile dal 1500 a oggi” – a Castel Tirolo ancora fino al 22 novembre.

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