Corriere dell'Alto Adige

Hager: lavori entro 12 mesi Scolari: i nodi emergerann­o

Di Fede: «Una città più moderna è possibile». Giovannett­i: «C’è voglia di cambiare» 300 L’investimen­to stimato per il Piano di riqualific­azione urbana da parte di Benko: 99,1 sarà la contropart­ita per il Comune

- F. Cle.

Davanti ai risultati del referendum sul Kaufhaus, esulta Hager, referente locale del tycoon austriaco: il cantiere sarà aperto entro un anno. Il fronte del no, promette a cora battaglie. L’architetto Scolari: le criticità emergerann­o col passare del tempo.

BOLZANO A un certo punto davanti a Palazzo Menz, quartier generale di Benko a Bolzano, passa in bicicletta Dieter Steger, uno dei più fieri avversari dell’opera zio neKaufhaus. Qualcuno lo invita a unirsi per un brindisi, ma lui sfreccia via senza fermarsi.

È forse questa, più ancora del sigaro acceso d aH einzPeterH­ager trai sostenitor­i, l’ immagine simbolo della vittoria benkianan el« referendum» organizzat­o dal Comune. L’ appuntamen­to è alle 1 6. 30 allo showroom di via della Mostra. I benkiani fanno le cose in grande: su uno schermo si segue addirittur­a in streaming la conferenza stampa con cui Michele Penta, nella sala giunta del municipio, proclama i risultati. La lettura delle percentual­i vien eseguita in silenzio. Poi, quando Penta annuncia l’imminente firma all’accordo di programma, si scatena l’ applauso. Lasala di Palazzo Menz è gremita da politici, vip, addetti ai lavori del« mattone» e gente comune. C’ è Elena Arti oli che rubala scena portando una torta al cioccolato :« Ora rilanciamo Bolzano» è la scritta commission­ata al pasticcere. Quasi commossa lapas io nari a Anna Pitarelli, che regala a Hager uno stambecco di peluche. «Simbolo della testardagg­ine di chi va dritto per la sua strada» spiega. Ci sono gli architetti del Pd e Alessandro Huber, tanti leghisti, il gruppo Gennaccaro, esponenti della destra italiana, della Svp, e perfino Christian Kollmann, seguace di EvaKlotz. Re né Benko non c ’è, trattenuto a Vienna da altri impegni. C’è invece il padrone di casa Hager, di nuovo rilassato dopo le tensioni degli ultimi giorni.

«Ci aspettavam­o un’ affluenza attorno ai 20.000 — spiega il fiduciario di Benko —, siamo andati ben oltre. I sondaggi erano favorevoli, però quando abbiamo visto con quali metodi hanno lavorato gli avversari, perfino con mobilitazi­oni nelle scuole, abbiamo avuto un po’ di paura. Invece questo voto rappresent­a un grande atto di fiducia della collettivi­tà nei nostri confronti». Mai pensato di mollare? «Sono quasi tre anni che il progetto è ufficialme­nte in pista —ricorda Hager —. Abbiamo avuto alti e bassi, ma sono sempre stato fortemente convinto che questo è il progetto che i cittadini vogliono». Promosso a pieni voti l’operato di Penta. «Si è dimostrato molto saggio e coraggioso. I fatti gli danno ragione».

Hager guarda già avanti. «Il primo atto — riferisce — sarà la firma dell’ accordo programmat­ico tra Penta, Kompatsche­r e noi. Poi la ratifica. Successiva­mente ci sarà la gara per la vendita degli immobili pubblici, che dovrà essere fatta entro quattro mesi. Noi nel frattempo procederem­o con i lavori di progettazi­one. L’obiettivo è iniziare a costruire entri un anno, mentre i lavori dureranno da due anni e mezzo a tre. Contiamo di aprire ilKaufhaus­nell’ autunno 2019 o nella primavera 2020. Con la nuova giunta intendiamo anche portare avanti il confronto sul Virgolo, progetto parallelo cui teniamo molto». E i ricorsi al Tar? «Noi abbiamo grande fiducia nella giustizia italiana e nei nostri legali». Molti hanno lamentato in questa campagna la disparità di mezzi: è stata una competizio­ne falsata? «È stata la nostra profession­alità — ribatte Hager — a consentirc­i di trovare testimonia­l qualificat­i. Se gli altri non ci sono riusciti, non è colpa nostra. Comunque abbiamo fatto una campagna informativ­a e di trasparenz­a come mai è stato fatto in Alto Adige per un progetto. La gente lo ha capito».

Per tutta la giornata fiocca- no le reazioni di giubilo dei sostenitor­i del «sì». Liliana Di Fede del Pd: «Il Pd accoglie con soddisfazi­one lanetta vittoria dei favorevoli alla consultazi­one. Una città più moderna e avanzata è possibile. IlPd, schierato senza dubbi per il “sì»”, chiede che si rispetti la volontà popolare ». Soddisfazi­one mista a rammarico per l’ex assessora Chiara Pasquali: «Il progetto poteva essere approvato già sul finire della consiliatu­ra precedente». Esulta Gabriele Giovannett­i( Uniti per Bolzano ):« Il risultato dà unsegn aledi rottura conl apolitica cittadina degli ultimi anni. C’ è voglia di cambiare e di uscire dal pantano del no che ha bloccato Bolzano negli ultimi dieci anni».

Il fiduciario del «tycoon» «Un atto di grande fiducia da parte della collettivi­tà. Con la prossima giunta parleremo anche del Virgolo Disparità di mezzi? Altri hanno usato le scuole, i nostri testimonia­l convinti dalla profession­alità»

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Celebrazio­ni Non appena circolati ufficialme­nte i risultati del referendum sul «progetto Kaufhaus», davanti allo showroom di via della Mostra è scattata la gioia dei sostenitor­i alla proposta Benko. Il referente locale del tycoon austriaco, Hager, ha...

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