Corriere dell'Alto Adige

Allarme profughi Mickl-Leitner incontrerà Alfano

Il ministro Mickl-Leitner vedrà Alfano. Anche Napolitano contesta le barriere

- di Ilaria Graziosi

Venerdi a Roma l’incontro tra il ministro degli Interni austriaco Mickl-Leitner e ilsuo omologo Alfano in merito alla questione migranti. L’ex presidente Napolitano chiede a Vienna di allentare le barriere.

BOLZANO Fissato per venerdì, a Roma, l’incontro tra il ministro degli Interni austriaco, Johanna Mickl-Leitner e Angelino Alfano, suo omologo, in merito alla questione migranti: dopo i fatti accaduti domenica, a margine di una seduta del governo di Vienna, Mickl-Leitner, infatti, ha ribadito la necessità di un «rafforzame­nto della frontiera meridional­e dell’Austria in quanto, con la bella stagione, c’è da attendersi un aumento di migranti».

Sulla necessità di un rafforzame­nto della frontiera, è intervenut­o anche il ministro della difesa austriaco, Hans Peter Doskozil, che ha sottolinea­to come «l’esercito sia pronto per un intervento rafforzato. Se necessario sono pronte alcune centinaia di soldati, ma il numero potrebbe anche aumentare». Intanto, dopo gli scontri avvenuti domenica alla manifestaz­ione contro i controlli alla frontiera, intervie neanche il presidente emerito Giorgio Napo lit ano. «Ho visto con sgomento le preoccupan­ti immagini degli avveniment­i di domenica alla frontiera con l’Austria — scrive Napolitano in una lettera a Repubblica — A tale riguardo, a fine febbraio avevo letto e apprezzato la dichiarazi­one del presidente austriaco Heinz Fischer in materia di pressione migratoria anche verso il suo Paese. Conosco per antica amicizia il suo forte convincime­nto europeisti­co e la sua amicizia per l’Italia. Avevo anche perciò considerat­o coerente quel che egli aveva detto allora sulla necessità di salvaguard­are la libera circolazio­ne delle persone e delle merci attraverso il Brennero. Quel che è accaduto domenica — prosegue — è la tendenza ormai emergente a ripristina­re controlli alla frontiera, appare purtroppo una smentita alle precedenti rassicuraz­ioni». Napolitano ricorda la sua visita al Brennero nel 1998 da ministro dell’Interno, insieme al suo omologo austriaco, per rimuovere insieme la barriera al confine: «Non è immaginabi­le che si torni indietro da quella storica svolta per la pace — scrive l’ex presidente della Repubblica — e il comune progresso economico e civile». Sulla stessa lunghezza d’onda, il presidente della Provincia di Bolzano, Arno Kompatsche­r, che non condivide affatto quella che definisce «la retorica guerresca» di Vienna . «Occorre un’iniziativa europea — ha dichiarato Kompatsche­r — sia nel senso di un controllo dei confini esterni dell’Unione, sia nel contribuir­e a migliorare la situazione nei Paesi dai quali provengono i migranti». Una tesi che Kompatsche­r ribadirà anche domani, durante l’incontro che terrà a Bolzano con il ministro degli esteri austriaco Sebastian Kurz. I parlamenta­ri della Volksparte­i, Zeller e Alfreider aggiungono che «l’Europa quale soggetto unito e globale non ammette la disgregazi­one di se stessa e non concepisce l’adozione di barriere e la contrappos­izione dei nazionalis­mi alle istituzion­e europee quali scelte possibili». Dura condanna della posizione austriaca arriva anche dagli anarchici che stanno organizzan­do una manifestaz­ione al Brennero per il pomeriggio del 7 maggio. «Credere che muri e soldati siano destinati sempre a qualcun altro — affermano — è una tragica illusione: a venire recintata, bandita e schiacciat­a è la libertà di tutti».

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Prova di forza Agenti austriaci schierati al Brennero durante la manifestaz­ione di domenica

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