Corriere dell'Alto Adige

Bozen Film Festival Obiettivo Slovenia Arriva Castellitt­o

La kermesse Dal 13 al 17 aprile la trentesima edizione con 16 proiezioni Tra le novità il focus sull’Europa. Ospite d’onore Sergio Castellitt­o

- Munaro

In uno dei lungometra­ggi in concorso, Agnes di Johannes Schmid, i protagonis­ti si chiedono se sia più forte il racconto della loro storia o la realtà vissuta. La risposta resta dubbia, una cosa però è certa: che a vincere nell’eterno conflitto tra realtà e finzione, almeno nella prossima settimana a Bolzano, sarà il cinema. Con tutto il suo fascino e il suo potere di raccontare e inventare storie, ma anche di avvicinare alla realtà con gli occhi del documentar­io. Tornano dal 13 al 17 aprile gli storici Fimtage Bozen che per la trentesima edizione cambiano veste e nome. Le giornate del cinema diventano per il 30esimo compleanno il Bolzano Film Festival Bozen e ampliano il programma. Il cuore del festival restano i film in concorso, otto più otto quest’anno, tra lungometra­ggi e film documentar­i provenient­i in prevalenza da Germania, Italia, Svizzera e Austria. La competizio­ne sarà presieduta da due distinte giurie internazio­nali: il trio Alessandro Anderloni, regista, René Frotscher produttore e Betty Schiel, giornalist­a e curatrice di film festival, per il miglior film a cui andrà il premio della Provincia di Bolzano e il trio tutto femminile di esperte del settore, Tizza Covi, Petra Felber e Elena Fischli Hinshaw che assegneran­no il premio della Fondazione cassa di risparmio di Bolzano al miglior documentar­io. Resta come gli anni scorsi il premio del pubblico e si aggiunge il premio della giuria studenti Euregio, appositame­nte preparati per questo compito.

Tra le novità del festival, il focus sull’Europa, oltre l’asse nord-sud che già caratteriz­zava l’evento, questo primo anno si concentra sul cinema sloveno, con la proiezione di pellicole dei registi Jan Cvitkovic e Janez Burger e il corto animato Boles di Špela Cadež. Altra sezione del festival sarà dedicata al cinema ritrovato con pellicole riesumate del cinema della Defa, ente del cinema nella ex D dr, film documentar­io sugli anni d’ oro del cinema espression­ista tedesco, il re- staurato Ladri di biciclette di Vittorio de Sica e il premio Oscar del ‘68 Scharf beobachtet­e Züge di Jirí Menzel, regista cecoslovac­co simbolo della Primavera di Praga e del linguaggio della nova vlna che sarà presente al festival.

Altro ospite d’onore, l’attore e regista Sergio Castellitt­o che incontrerà il pubblico e del quale saranno proiettati film di cui ha curato la regia come L’uomo delle stelle di Tornatore del 1995, dove Castellitt­o esordiva come protagonis­ta. A ricordare i primi trent’anni di Bolzano Cinema dieci cortometra­ggi che appartengo­no alla storia del festival saranno proiettati sabato 16 aprile all’ex Capitol. Le intense giornate dedicate al cinema riservano uno spazio anche ai film Made in Südtirol, con pellicole girate in Alto Adige o da film maker di formazione altoatesin­a, come Caterina Cerone della scuola Zelig, che col suo Fräulein inaugurerà il festival nella giornata di apertura del 13 aprile.

Con il progetto Final Touch in collaboraz­ione col fondo IDM (ex BLS) il festival si fa anche laboratori­o per nuove leve nel campo cinematogr­afico. Tante anche le nuove collaboraz­ioni e le location dove i film saranno proiettati, non solo a Bolzano, al Museion o al Rainerum, ma anche al Cinema Ariston a Merano, al Forum di Bressanone e al Filmtreff di Caldaro. Il programma completo del festival si trova sul sito www.filmfestiv­al.bz.it.

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Impegnato L’attore e regista Sergio Castellitt­o sarà presto in Alto Adige dove incontrerà il pubblico. Tra i suoi film« L’uomo delle stelle» di Giuseppe Tornatore del 1995, dove esordiva come protagonis­ta

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