Südtiroler Freiheit si ripresenta «La città deve tornare tedesca»
BOLZANO «Vogliamo una Bolzano che torni ad essere una città tedesca e meno italiana, anche perché dall’Italia prende il cl a s s i co immobilismo. Qui niente va avanti».
È questa la sintesi elettorale el e t to ra l e de l l a Südtiroler Freiheit che per la seconda volta si presenta alle elezioni comunali con una propria lista. Candidato sindaco è il linguista Cristian Kollmann, conosciuto per i suoi interventi sulla toponomastica.
«A Bolzano regna da anni il caos italiano — spiega il candidato sindaco, sintetizzando il programma — nell’amministrazione cittadina la mentali- tà italiana ha ridotto Bolzano all’osso. Bolzano è una della poche città al to ate s i ne c he praticamente non fa progressi».
Il partito si batte inoltre per garantire ai bambini di lingua tedesca un posto negli asili di lingua tedesca e per garantire personale tedesco nella casa di riposo tedesca. La Südtiroler Freiheit lamenta inoltre «che è diventato quasi impossibile parlare in tedesco nei negozi» e che tale lingua viene a volte vista come «folclore».
Infine, il partito chiede la rimozione dei monumenti e nomi stradali che fanno riferimento all’epoca fascista.In oc- casione della presentazione, Kollmann ha spiegato come a suo parere la «soluzione migliore» per il monumento alla Vittoria sia il suo trasferimento in un luogo adatto — a Fortezza per esempio — e in ogni caso in un «luogo museale» che contestualizzi i relitti fascisti a quel periodo storico in cui sono stati eretti.
Alleanze con gli altri partiti della destra tedesca? «La differenza tra noi e loro è che noi abbiano trovato i candidati — spiega in sostanza Kollmann — e in ogni caso vedo che negli altri partiti la componente etnica è intercambiabile».
Leader Christian Kollmann «Ormai non si muove nulla»