Fiore querela Lang, aperto il processo
L’esponente di Forza Nuova: sono stato diffamato. Canestrini: nessuna falsità
BOLZANO Si è aperto ieri davanti al giudice di Bolzano Michele Paparella il processo che vede Roland Lang, esponente della Südtiroler Freiheit, accusato di diffamazione nei confronti del referente nazionale del movimento dies tre madestra Forza Nuova Roberto Fiore. Nell’estate del 2013 quest’ ultimo nel corso di una conferenza stampa a Bolzano aveva annunciatola prossima apertura a Merano di una sede del movimento di estrema destra. In reazione a questo annuncio, il 16 luglio Lang aveva pubblicato sul sito del proprio movimento www.suedtirolerfreiheit.com un comunicato stampa nel quale si schierava apertamente contro l’insediamento di un presidio di Forza Nuova nella città del Passirio. Nel comunicato stampa veniva attribuito a Fiore un «collegamento» con la strage di Bologna e veniva citata la sua condanna a tre anni di reclusione, lasciando equivocamente intendere che la condanna facesse riferimento a precise responsabilità nella commissione della strage. «Se i Pusterer Buam avessero ottenuto giustizia al pari di Fiore — proseguiva il comunicato dopo aver elencato alcuni degli spostamenti «politici» dell’esponente della destra italiana in giro per l’Europa — sarebbero da tempo di nuovo in patria» aveva commentato Lang, preannunciando «ogni possibil e azione per ostacolare l’apertu- ra della sede meranese». Il pm Andrea Sacchetti ha ritenuto di accogliere la tesi di Fiore, che si è sentito diffamato dall’accostamento della propria figura alla strage di Bologna (Fiore è stato condannato in via definitiva per associazione sovversiva e banda armata ma non per l’atto materiale) e ha querelato Lang, chiedendone e ottenendo il rinvio a giudizio. «Il brodo culturale in cui è maturata la strage è lo stesso, dunque dire che l’accostamento è errato non ha senso» ha spiegato ieri l’avvocato Nicola Canestrini che difende Lang.