Il Senato dà l’ok alla riforma Raiffeisen salve
Il Senato approva il decreto. Morando: «Tutelati i territori». Zeller: sistema salvo
Il Senato ha approvato la riforma del credito cooperativo con l’emendamento «salva-Raiffeisen. Il viceministro Morando avevano già rassicurato gli animi in mattinata: «Abbiamo tutelato i territori».
BOLZANO Già in mattinata, le parole di Enrico Morando avevano rassicurato gli animi. Il viceministro all’Economia, in Aula, ha ribadito le peculiarità di Trento e Bolzano, sostenendo la bontà dei correttivi apportati alla riforma del credito cooperativo («Così abbiamo tutelato i territori», ha detto). L’approvazione definitiva del disegno di legge, in Senato, ripristina la salvaguardia delle casse rurali altoatesine: «Consideriamo questo un grosso successo per Raiffeisen, ma anche per l’intero cooperativismo locale e per tutto l’Alto Adige», ha rimarcato pochi istanti dopo l’esito a Palazzo Madama Herbert Von Leon, presidente della Federazione Raiffeisen.
Ancora una volta, tra le polemiche divampate dagli scranni dell’opposizione, il governo ha posto la questione di fiducia sul testo. Risultato: 171 favorevoli, 105 contrari e nessuna possibilità di ritoccare il provvedimento.
Al termine di trattative durate alcuni mesi (è del 10 febbraio il decreto del consiglio dei ministri), si è così riusciti a sancire per legge l’autonomia delle casse Raiffeisen. «Abbiamo potuto contare sul pieno appoggio delle federazioni centrali e, in particolare, del presidente della giunta provinciale Arno Kompatscher e dei parlamentari altoatesini», ha affermato Von Leon.
Dopo l’approvazione delle norme di attuazione, che dovranno essere emanate dalla Banca d’Italia, si passerà alla concreta fase di costituzione del gruppo autonomo. Cassa centrale diventerà la holding primaria a cui faranno riferimento le 47 rurali sudtirolesi. «Una collaborazione ancora più stretta all’interno del sistema, con una chiara attribuzione di compiti e competenze, offre le condizioni ideali per accrescere ulteriormente la capacità economica del gruppo Raiffeisen», ha commentato Paul Gasser, direttore generale della Federazione.
Alfieri della tutela del sistema locale, i parlamentari altoatesini hanno rimarcato, in sede di dichiarazione di voto, le specificità di Ra iffeisen. «L’autonomia del sistema è garantita» hanno rimarcato all’unisono Karl Zeller e Hans Berger, senatori dell’Svp.
Zeller, presidente del Gruppo perle Autonomie, ha sottolineato l’ importanza della clausola che consente all’Alto Adige di non confluire nella capogruppo nazionale: «È una deroga alla normativa nazio-
I passaggi La Banca d’Italia ora dovrà emanare le norme di attuazione per costituire il gruppo
nale — ha spiegato — che elimina dalla riforma vincoli e parametriche altrimenti avrebbero impedito al sistema Raiffeisen di continuare a operare e tutela le competenze legislative autonome in ordine alla realtà della cooperazione. Si premiano così i criteri di prudente gestione e di efficace organizzazione del credito che sono gli obiettivi generali della riforma del credito cooperativo e che già sono presenti nella corretta gestione del gruppo Raiffeisen sul nostro territorio».
Soddisfatto anche Alessandro Azzi, presidente di Federcasse: «Con l’approvazione definitiva della legge, il sistema della cooperazione mutualistica di credito entra finalmente in una nuova fase della sua esistenza — ha detto — Si è completato un percorso lungo, tortuoso e non sempre facile. Ma il risultato finale rispecchia il progetto di autoriforma».