Südtirol, risolvere il «nodo» del rapporto Piazzi-Stroppa
Fuori da ogni obiettivo, è tempo di pensare alla prossima stagione in casa Alto Adige, che necessariamente dovrà far dimenticare le due precedenti, molto deludenti. Ecco da qui sarà fondamentale ripartire, facendo tesoro degli errori, allestendo una squadra basata su uno zoccolo duro, senza smembrare dunque una rosa che ha dimostrato comunque di poter puntare a ottimi traguardi. Alla base di tutto bisognerà capire in primis comunque le scelte che Baumgartner e Pfeifer indirizzeranno verso il nome di direttore sportivo e allenatore: Piazzi e Stroppa sono entrambi in scadenza, almeno uno farà le valigie, forse entrambi. I due non si amano, ed è bene ricordare che non è stato il dirigente fiemmese a sceglierlo sul finire della scorsa stagione per sostituire Sormani e questo non è stato un buon inizio; poi ci sono le questioni tattiche, il 4-3-3 abbandonato in favore del 3- 5-2 dopo che la campagna acquisti era stata condotta in modo diverso da quanto poi visto in campo, il gioco, le scelte del mister che Piazzi spesso non gradisce; dall’altra l’ex tecnico del Pescara sostiene di fare il massimo con il materiale che gli mette a disposizione la società. A gennaio Piazzi avrebbe potuto piazzare qualche colpo in più in attacco per dare qualcosa in più alla rosa, però non si può giustificare solo per questo motivo un crollo dei biancorossi che nel ritorno hanno vinto una sola volta. Chiunque ricoprirà quelle posizioni, non dovrà disperdere quanto di buono fatto in questi anni, ma sarà fondamentale cominciare un percorso di crescita in tutti i sensi, per permettere alla società di spiccare il volo nel giro di qualche anno e poter raggiungere così la serie B, che dopo 16 anni di professionismo e tante belle soddisfazioni, è il traguardo finale.