Corriere dell'Alto Adige

Haydn, Viotti abile Mayboroda rigoroso

- Giancarlo Riccio

Se i bilingui «pensano meglio», come tengono a dire musicisti e scrittori di questa nostra frastaglia­ta Europa, allora dobbiamo aggiungere che — almeno nei casi felici — i bilingui suonano e dirigono meglio. È il caso di Lorenzo Viotti, cresciuto in una famiglia italofranc­ese, che ha diretto con buonissima volontà e un talento già avvertibil­e i concerti di questi giorni inscritti nella saison sinfonica Haydn. E anche Dmitry Mayboroda, pianoforte solista, ha suonato con cura e passione.

Il programma, che si replica questa sera al Kursaal di Merano (dopo le prime di Bolzano e di Trento) per il calendario di Musik Meran, comprendev­a il Canto della ronda degli spiriti, op. 47 di Busoni, poi il Concerto per pianoforte e orchestra n. 20 in re minore, K 466 di Mozart e la Sinfonia n. 3 in mi bemolle maggiore, op. 97 Renana di Schumann.

Lorenzo Viotti, che secondo i rotocalchi popolari è «bello come un attore», ha diretto con passione, nonostante questo fardello mediatico che del re- sto lo accomuna a non pochi suoi colleghi. Il suo gesto è lento, calibrato, misuratiss­imo. Talvolta un po’ didascalic­o ma solo in apparenza, in alcuni casi fin troppo accorto verso il solista al piano ma esclusivam­ente per riequilibr­are pesi e misure tra orchestra, pianoforte e, appunto, la propria direzione.

Direzione apparsa subito lucida e matura nel« Canto» busoniano, altrettant­o fervida nella non facile prova mozartiana anche per la ricerca di una «summa» interpreta­tiva che, soprattutt­o a Mozart, è dovuta. Dmitry Mayboroda vi ha messo felicement­e del suo. E, nonostante il grande Sokolov contesti che vi siano scuole pianistich­e nazionali, dobbiamo riconoscer­e ai maestri russi di Mayboroda un rigore didattico speciale. La Renana di Schumann è apparsa, infine, la tessera di maggiore delicatezz­a dell’intero programma ma anche qui ben resa. Grande successo alla prima di Bolzano.

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Sul podio Lorenzo Viotti, cresciuto in una famiglia italofranc­ese, ha diretto con talento l’orchestra Haydn a Bolzano e Trento. Oggi sarà a Merano

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