Le di Aleksey In mostra 5 repubbliche
Formations
L’area comunemente indicata con il nome di Asia centrale comprende cinque repubbliche ex-sovietiche, Kazakistan, Kirgizistan, Tajikistan, Turkmenistan e Uzbekistan. Data l’appartenenza all’ex blocco sovietico ci si potrebbe aspettare numerosi tratti in comune nelle culture delle popolazioni di questi luoghi, ma a parte un certo ateismo diffuso ereditato dalla cultura comunista (che sta cedendo il passo a una sempre maggiore diffusione della religione islamica), le numerose etnie che abitano l’area non hanno molto in comune. I circa 60 milioni di abitanti dell’Asia centrale, molti dei quali prima dell’annessione all’ex blocco sovietico appartenevano a popolazioni nomadi, vantano un patrimonio culturale estremamente eterogeneo che mescola influenze persiane e mongole, oltre naturalmente a quelle russe.
A tracciare un ritratto, anzi una sorta di mappatura della situazione attuale della zona, Fabrica — il centro di ricerca sulla comunicazione del gruppo Benetton — ha invitato il giovane fotografo kirgizo-americano Aleksey Kondratyev. Così, tra novembre 2014 e giugno 2015, Kondratyev ha viaggiato percorrendo le cinque repubbliche per tracciarne un racconto in immagini, raccolto sotto il titolo di Formations, un libro fotografico prodotto da Fabrica e una mostra che, da domani (inaugurazione alle 19) verrà ospitata alla galleria Foto Forum di Bolzano. Come detto, è stata l’ex Unione Sovietica a unire questi luoghi, dopo la sua caduta ogni paese dell’area ha avviato un processo di formazione, lo stesso che dà il titolo alla ricerca del fotografo kirgizo-americano. Tra le immagini spiccano anche quelle delle architetture in calcestruzzo e della concezione urbanisti cadi eredità sovietica, che ore però convivono nei centri maggiori con nuove fonti d’ispirazione provenienti da città come Dubai, Shangai e Kuala Lumpur. E mentre condividono ancora molto, si capisce che i cinque stati dell’Asia centrale stanno cercando di intraprendere strade autonome. Così, se il Kazakistan ha investito la ricchezza derivante dai propri giacimenti petroliferi nell’edificazione di una capitale futuristica, in Uzbekistan, dove vive metà della popolazione dell’Asia centrale, e che gode di una posizione geografica strategica, un governo isolazionista ha escluso l’area alle influenze dei Paese vicini. Insomma definire cosa sia oggi l’Asia centrale appare un obiettivo arduo, si tratta di una zona così vasta e variegata da sfuggire a facili giudizi e letture complessive e forse proprio per questo così affascinante. Quella offerta dalla galleria Foto Forum fino al 7 maggio, grazie è quindi un’occasione preziosa per conoscere non solo il lavoro di Kondratyev.