Tentato rapimento, l’indagato ulula Il pm dispone l’esame psichiatrico
BOLZANO Il sostituto procuratore Igor Secco ha chiesto al giudice per le indagini preliminari Walter Pelino lo svolgimento di una perizia psichiatrica nei confronti del trentenne nigeriano accusato di aver cercato di rapire nelle scorse settimane una bimba nella Bassa Atesina.
L’uomo si trova in carcere dal momento dell’episodio. Tuttavia il suo comportamento, sia in carcere che nell’aula di tribunale dove ha presenziato ad alcune udienze in merito al suo caso, ha destato la preoccupazione delle parti e l’accusa ha quindi chiesto lo svolgimento di un esame per accertare lo stato mentale dell’indagato. L’uomo avrebbe infatti più volte assunto un comportamento inconsulto, emettendo ululati sia in tribunale che in carcere. A quel punto il sostituto procuratore ha chiesto e ottenuto che nei suoi confronti venga svolta una perizia psichiatrica. Ieri nel corso dell’udienza il giudice Pelino ha conferito l’incarico al dottor Michele Piccolin per lo svolgimento della perizia. Né l’accusa né la difesa — l’avvocato Nicola Nettis — hanno ritenuto di nominare un consulente di parte. L’esperto avrà il compito di svolgere una perizia psichiatrica nei suoi confronti, con l’obiettivo di rispondere a tre quesiti. In primo luogo si dovrà capire se l’uomo sia o meno in grado di intendere e volere. In secondo luogo Piccolin dovrà accertare se l’indagato sia o meno pericoloso socialmente. Infine l’esperto dovrà pronunciarsi sulla capacità dell’indagato di stare in giudizio. Nel corso dell’incidente probatorio era stata sentita la presunta vittima del tentativo di rapimento, che aveva confermato tutte le accuse nei confronti dell’uomo. Alla fine la piccola era però riuscita a scappare sottraendosi alla presa dell’uomo.