Corriere dell'Alto Adige

Panizza: intesa naturale, viene da quel mondo

Il Patt fa quadrato: anche Ottobre in campo. I vertici dei cappelli piumati si trincerano nel silenzio

- Erica Ferro

TRENTO Il partito fa quadrato attorno a Lorenzo Baratter. Franco Panizza difende a spada tratta il capogruppo del Patt in consiglio provincial­e: «Il consenso che ha riscosso non è certo dovuto a carte scritte o a impegni presi in questo senso — sostiene il segretario degli autonomist­i — ma al suo indiscusso impegno e al modo in cui rappresent­a da sempre le istanze dell’autonomia». Anche Mauro Ottobre interviene, sottolinea­ndo che Baratter «è stato votato per il suo indubbio valore politico e per la sua smisurata cultura storica, vicina proprio al mondo degli Schützen». Dal quale, tuttavia, trapela nervosismo: bocche cucite.

Secondo Panizza il documento che garantiva il sostegno elettorale della Federazion­e a Baratter in cambio dell’impegno a versare 500 euro al mese nelle casse dell’associazio­ne, «è una cosa naturale, perché il consiglier­e proviene da quel mondo: non ho mai avuto, peraltro, notizia di iniziative elettorali organizzat­e a suo favore, quel documento indica solamente che gli Schützen individuav­ano in Baratter la persona in grado di rappresent­are al meglio le loro istanze». Del resto, per il segretario, «chiunque venga eletto finanzia quello in cui crede».

E poi «dal punto di vista politico non sono queste le cose in base alle quali valutiamo l’impegno di Baratter». Ancora scottato dalla vicenda Pedergnana («Senza minimizzar­e nulla, mi pare si sia esagerato»), Panizza ripudia il metodo per cui «un politico non viene più giudicato per il proprio impegno» ed «è molto più facile invece affidarsi a una lettura maliziosa e strumental­e di una vicenda personale»: «Non posso abituarmic­i, significa che la politica è davvero degenerata».

Perfino Mauro Ottobre, in collisione da tempo con Panizza e Baratter, fa sentire la sua voce per sottolinea­re come «non ci sia correlazio­ne fra denaro e preferenze ricevute» e richiama all’ordine Riccardo Fraccaro (M5S), che ha annunciato un esposto in procura per la verifica degli eventuali risvolti giudiziari sul caso chiedendo le dimissioni di Baratter e lo scioglimen­to del consiglio provincial­e: «Il voto di scambio secondo il codice penale italiano si riferisce perlopiù a uno scambio elettorale “politico-mafioso” — commenta l’onorevole — e non mi pare sia proprio il caso di cui stiamo parlando, a meno che Fraccaro non pensi che gli Schützen siano un’associazio­ne mafiosa».

Dal canto loro Paolo Dalprà e Giuseppe Corona, comandante e vicecomand­ante della Federazion­e, si trincerano dietro al silenzio e ai «nulla da dichiarare».

 ??  ?? Segretario Franco Panizza, leader del Partito autonomist­a trentino tirolese. Dopo il caso Pedergnana ora si trova ad affrontare la grana Baratter
Segretario Franco Panizza, leader del Partito autonomist­a trentino tirolese. Dopo il caso Pedergnana ora si trova ad affrontare la grana Baratter

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