Corriere dell'Alto Adige

EFFETTO BOLZANO PIÙ SVP CHE RENZI

- di Toni Visentini

L’appuntamen­to elettorale di Bolzano al momento è fuori dai radar dell’attenzione politico-mediatica nazionale. Si parla molto di più — e direi giustament­e — del Brennero. Per quanto riguarda il voto, tutta l’attenzione è invece concentrat­a sulle grandi città chiamate alle urne nel mese di giugno. Per quanto in Italia la tendenza politica sia solitament­e di seguire ogni stormir di fronda in qualsiasi angolo del Paese per ricavarne auspici benevoli o malevoli secondo i vari punti di vista, è davvero difficile che le comunali di Bolzano risultino un test per il governo Renzi. Troppo piccolo, del resto, il bacino elettorale e soprattutt­o troppo atipico per la sua composizio­ne etnico-partitica, per la presenza non solo di popolazion­e italiana ma anche tedesca e dell’Svp.

Come non bastasse, si vota domenica prossima — noi viaggiamo spesso per contro nostro — mentre Napoli, Roma, Milano, Torino e altre città italiane hanno ancora un mese pieno a disposizio­ne visto che si va in scena il 5 giugno. Sono in tali comunimetr­opoli che si può eventualme­nte capire qualcosa di più circa possibili tendenze nazionali, considerat­o soprattutt­o l’impegno politico che i vari leader hanno speso puntando su questo o quello. Anche se, come regola generale, non è mai opportuno enfatizzar­e troppo un voto locale trasforman­dolo in voto nazionale, quasi che ogni chiamata alle urne per eleggere il sindaco altro non sia che una sorta di giudizio di Dio sulla sorte di Renzi o chi per lui. Dopo di che, anche all’indomani della consultazi­one elettorale bolzanina ci saranno a Roma ragioni valide per gioire da parte di qualcuno e dispiacers­i da parte di altri. Il tutto però dentro il limite preciso di un voto locale in una piccola e molto speciale città del Nord.

L’appuntamen­to di domenica, dunque, sarà un test veritiero solo per la politica locale. In effetti nessuno dei partiti «italiani» o comunque nazionali che hanno a Roma la loro sede centrale si trovano a Bolzano con forza, numeri o leader da poter incidere sulla situazione locale. A ben guardare — ma solo per gli effetti politici più che per i numeri, vista la riforma elettorale in atto con premio di maggioranz­a e abolizione del Senato che toglierann­o comunque peso alla Volksparte­i — il dato di maggior rilievo sarà legato alla Svp. Non tanto per i voti in più o in meno che avrà — nel capoluogo è pur sempre minoritari­a — quanto per le scelte che potrà fare dopo l’8 maggio.

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