Corriere dell'Alto Adige

Bilancio, un rebus

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Capita frequentem­ente che i fondi ricevuti dai Comuni per investimen­ti, non trovino applicazio­ne immediata, e le relative gare di assegnazio­ne dei lavori bandite negli esercizi successivi. La legge di stabilità impone ai Comuni (inclusi quelli delle Province autonome) di rispettare il pareggio di bilancio. Le spese devono essere coperte con le entrate d’esercizio. Non è concesso di applicare l’avanzo d’esercizio per finanziare investimen­ti.La normativa nazionale prevede che i fondi per investimen­ti ricevuti dai Comuni e non spesi, non possano più essere accantonat­i come in passato, ma le nuove regole dispongono che vengano restituiti allo Stato.

Paradossal­mente i Comuni del nostro territorio non hanno ricevuto questi fondi dallo Stato — che non finanzia i Comuni dell’Alto Adige — ma dalla Provincia. Solo che non avendo la Provincia legiferato su come impegnare i soldi non spesi, i Comuni devono fare riferiment­o alla legge nazionale e versare allo Stato gli eventuali finanziame­nti non spesi nell’anno.

Non parliamo di cifre irrisorie, se pensiamo che solo il comune di Bolzano, ad esempio, ha un avanzo disponibil­e intorno ai 100 milioni di euro.

Al fine di evitare di versare allo Stato una cifra così imponente che, corrispond­endo a circa un lustro di finanziame­nti provincial­i per investimen­ti, affossereb­be l’amministra­zione cittadina, la Provincia cercherà di ricorrere, forte della propria autonomia finanziari­a, al fine di porre quei correttivi necessari a non far perdere appunto al Comune di Bolzano i cento milioni citati.

Seppur indirizzat­e a rendere più certi ed affidabili i bilanci locali ed a risanare il bilancio centrale, queste nuove norme impongono di fatto la necessità di effettuare sempre la programmaz­ione degli investimen­ti esclusivam­ente sulla base delle risorse disponibil­i iscritte in bilancio.

Un’ulteriore difficoltà questa nell’organizzaz­ione degli interventi a sviluppo degli investimen­ti locali. Claudio Della Ratta,

BOLZANO

ELEZIONI COMUNALI

Mai vista la mia cassetta delle lettere così vuota come durante questa campagna elettorale: giusto il minimo sindacale. Ho trovato un volantino di Holzmann (mamma mia, come è invecchiat­o) e uno del candidato sindaco della Svp, Baur, che lo ritrae mentre va in bicicletta (durante le campagne elettorali vanno tutti in bicicletta, poi non si sa) e mentre compra le carote (forse c’è un senso nascosto nella scelta dell’ortaggio, ma mi sfugge) al mercato di piazza Erbe. I restanti partiti — e sono proprio tanti — non mi hanno fatto trovare niente. Una vera tristezza. Per fortuna ci sono i giornali e le television­i a raccontarc­i le proposte dei candidati, altrimenti saremmo fritti. Chi ambisce alla poltrona in consiglio comunale non ha nemmeno da spendere qualche euro per farci vedere la sua faccia. Capisco la crisi, ma qui siamo proprio al risparmio spinto. Facciamo una colletta per i poveri candidati. Mauro Zadra, BOLZANO

Vince il risparmio Grazie al Comune

ILLUMINAZI­ONE

Approfitto nuovamente dell’ospitalità del giornale per ringraziar­e il Comune, che ha finalmente risolto il problema del lampione spento in via Amalfi, nei pressi dell’incrocio con via Roen. Visto che mi ero lamentato, ora mi pare giusto rendere merito a chi ha riacceso la luce sulla strada. Bruno Giorgi,

BOLZANO

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