Itas montagnavventura
Premiati i racconti migliori tra i 500 giunti da tutta Italia
Sono stati più di cinquecento i racconti giunti quest’anno alla redazione del Concorso Itas
Montagnav(v)en tura dedicato ai giovani scrittori in erba. Coinvolti anche trecento insegnanti di 55 scuole, per più di mille o redi formazione erogata.
La biennalità del tradizionale Premio Itas dedicato agli scrittori affermati — che ha visto lo scorso anno assegnare l’importante riconoscimento a grandi nomi italiani e stranieri della letteratura di montagna — fa sì che quest’anno tutta l’attenzione sia dedicata ai non professionisti, suddivisi in tre categorie. Quella degli scrittori dagli 11 ai 15 anni e dai 16 ai 26, ai quali si aggiunge un premio la miglior tesi di laurea.
Nel pomeriggio di ieri, dopo una passeggiata letteraria aperta a tutti, presso la sede di Casa Itas in piazza delle Donne lavoratrici, lo scrittore Enrico Brizzi, in qualità di presidente del Premio, ha annunciato i nomi dei vincitori.
Nella categoria dei più piccoli spiccano i trentini Marco Molinarolli, autore di Fino all’Alba e Giacomo Rinaldo con Raggio di Lupo. Emma Bresciani, di Riva del Garda, trionfa tra gli altri vincitori nella fascia 16-26 anni con il suo C’erano una volta le montagne, mentre il roveretano Abram Tomasi si aggiudica il Premio Salewa con Mezz’ora. Ancora, da segnalare tra le menzioni speciali, la trentina Alena Mancosu con La forza di ricominciare.
Assegnato anche il premio Aquila studens per le migliori tesi di laurea. Il vincitore è Giuseppe Albanese, che si è laureato in Valorizzazione e tutela dell’ambiente e del territorio all’Università di Milano, con la tesi Modelli di gestione forestale applicati alla tutela e alla valorizzazione di ambiti di particolare pregio botanico: il caso del Gaver.
Ermanno Grassi, direttore generale Itas, sottolinea l’importanza di questo premio, nato in seno a quello ufficiale per scrittori e case editrici affermate, perché si fa espressione di un più ampio progetto culturale: «Un percorso di formazione che coinvolge studenti e insegnanti, che riguarda la lettura, la comunicazione, l’insegnamento. Sono sempre di più le scuole che si interessano ai corsi di aggiornamento legati alla scrittura proposti dal nostro staff in tutto il nord Italia». In questa direzione, l’aumento del numero dei racconti inviati al concorso, così come della qualità di questi stessi scritti, si fa testimonianza di un percorso di crescita che coinvolge di pari passo insegnanti e allievi. «In un mondo sempre più incentrato sulla comunicazione» afferma il professor Carpané, tra i promotori dei corsi «saper utilizzare le parole è fondamentale: per esprimere ciò che sentiamo, così per permettere agli altri di conoscerci».
Ermanno Grassi Si tratta di un percorso di formazione che coinvolge studenti e insegnanti e che riguarda la lettura, la comunicazione e l’insegnamento