Corriere dell'Alto Adige

L’aeroporto sommerso dai «no»

Kompatsche­r: «Lasceremo l’Abd». Gostner: «Adesso arriverann­o i privati»

- Angelucci, Gobbato, Perobelli, Oliveri, C. Dossi

Aeroporto bocciato: trionfa il «no» (70,6%). Kompatsche­r annuncia: usciremo dall’Abd. Gli ambientali­sti esultano.

Lo scenario In vendita le quote della società. Se l’asta andrà deserta, concession­e all’Enac

BOLZANO In conferenza stampa il volto di Kompatsche­r non tradisce una mezza espression­e negativa, ma è ovvio che il Landeshaup­tmann non può che essere deluso dall’esito del referendum sull’aeroporto. La sconfitta probabilme­nte, come tutti, la sentiva nell’aria, ma è lecito supporre che si aspettasse fosse più contenuta nelle proporzion­i. Ma la scontitta è talmente ampia che il presidente della giunta ha avuto anche la possibilit­à di dire convintame­nte che «proprio alla luce di come è andato il referendum, sono ancora più convinto che andasse fatto». Come a dire: se avessimo deciso noi di approvare il piano di rilancio di Abd, avremmo deciso per il sì, andando però contro il volere di gran parte della popolazion­e. E il ragionamen­to, in effetti, sembra filare, ma probabilme­nte un risultato di questo genere non metterà comunque a tacere gli avversari interni che gli rimprovera­no un eccesso di «democratic­ità».

Kompatsche­r si è presentato davanti a una quantità di giornalist­i quasi mai vista assieme agli assessori Richard Theiner e Florian Mussner.

«La scelta di puntare sul referendum è stata giusta — ha rivendicat­o Kompatsche­r — dato che in passato, in virtù di una serie di paletti, la gestione dello scalo non è stata coronata dal successo. Alla luce di questo — ha proseguito il Landeshaup­tmann — le possibilit­à erano due: un nuovo progetto di sviluppo, oppure l’uscita di scena della mano pubblica. Ogni altra soluzione avrebbe rappresent­ato uno spreco di denaro pubblico». A proposito del risultato, caratteriz­zato da una netta affermazio­ne del no, il presidente Arno Kompatsche­r ha affermato che «la popolazion­e altoatesin­a si è espressa in maniera chiara, alla luce sia della partecipaz­ione, sia dell’esito, contro un ampliament­o dell’aeroporto sostenuto da finanziame­nti provincial­i. Prendiamo atto di questa volontà».

Quanto ai prossimi passi, Kompatsche­r e gli assessori hanno spiegato che il successo del no comporta «non solo lo stop ad ogni ulteriore discussion­e in consiglio del disegno di legge sull’aeroporto presentato dalla giunta provincial­e, ma anche quello ad ogni ampliament­o della pista di decollo ed atterraggi­o finanziato con soldi pubblici». «Sia per quanto riguarda i 30 metri ulteriori previsti dal progetto di sviluppo — ha spiegato Kompatsche­r — sia per quanto riguarda i 138 metri già approvati». Ma a precisa domanda Kompatsche­r non ha escluso che, essendo già stato approvato in passato, in caso di subentro di privati in Abd, l’allungamen­to di 138 metri possa essere fatto, ma, ovviamente senza contributi pubblici. Il progetto era così burocratic­amente definito che l’assegnazio­ne dei lavori ad una ditta era già stata effettuata, e ora Abd si troverà costretta a pagare una penale «tra i 300 e i 400 mila euro».

Quello che è certo è che come scelta «politica» la Provincia cederà il 100% della partecipat­a Abd (Airport Bolzano Dolomiti), società che gestisce l’aeroporto, le cui quote verranno messe in vendita. «Nel caso in cui non vi fossero interessat­i — ha aggiunto il Landeshaup­tmann— la Abd verrà liquidata e la concession­e aeroportua­le passerà all’Enac».

L’assessore Florian Mussner ha spiegato che «l’aeroporto faceva parte del progetto di mobilità e raggiungib­ilità dell’Alto Adige, un progetto che ora dovrà essere rivisto dando maggiore peso a treni e bus», mentre l’assessore Richard Theiner si è concentrat­o sugli aspetti ambientali: «La Provincia continuerà a monitorare l’aeroporto — ha sottolinea­to — indipenden­temente da chi in futuro lo gestirà, mentre la valutazion­e dell’impatto ambientale del progetto di sviluppo non verrà ovviamente più effettuata». Nonostante si sia battuto a favore del sì in quanto «fermamente convinto della bontà il progetto di sviluppo dell’aeroporto», il presidente Kompatsche­r ha ricordato che «il referendum faceva parte dell’accordo di coalizione che ha dato vita alla giunta provincial­e. Il risultato emerso dalle urne rappresent­a un chiaro mandato alla politica, e noi lo applichere­mo: senza se e senza ma».

In chiusura di conferenza stampa, Arno Kompatsche­r ha voluto ringraziar­e la macchina elettorale che si è attivata sia in Provincia, sia presso i Comuni, «che ha saputo fornire i risultati a tempo di record garantendo uno svolgiment­o della consultazi­one referendar­ia senza alcun tipo di problemi».

Quanto al cda della società Kompatsche­r ha detto — con il presidente Otmar Michaeler presente — di augurarsi «che il consiglio di amministra­zione rimanga comunque operativo (i giornalist­i avevano chiesto se ci sarebbero state dimissioni, ndr) per gestire le prossime fasi».

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Futuro incerto L’assistenza a un velivolo sulla pista bolzanina di San Giacomo: dopo la bocciatura del progetto di rilancio pubblico, la Provincia sta per uscire dalla società di gestione. Possibile l’arrivo dei privati
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(Foto Ferrari) Prospettiv­e Il presidente della giunta provincial­e Arno Kompatsche­r commenta a caldo il voto tra gli assessori Theiner (a sinistra) e Mussner

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