Corriere dell'Alto Adige

Kompatsche­r sostituisc­e Rossi

Il Landeshaup­tmann: «L’autonomia va ampliata ancora»

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Trovato l’accordo per la vicepresid­enza del consiglio regionale. Eletto Ossanna del Patt. Si completa intanto la staffetta che vede, dopo due anni e mezzo, Kompatsche­r subentrare alla presidenza della giunta regionale.

BOLZANO Dopo le fibrillazi­oni della precedente seduta la maggioranz­a che guida la Regione ieri ha tenuto, permettend­o così l’elezione, con 35 voti, di Lorenzo Ossanna a vicepresid­ente del consiglio regionale. In aula il rivale Walter Kaswalder (27 voti) ha ironicamen­te ringraziat­o il presidente Rossi, salvo poi accusarlo, davanti ai microfoni, di mancanza di coerenza. Il presidente trentino non ha voluto replicare nel merito, dicendo sempliceme­nte «che ci sono stati dei problemi per alcune posizioni espresse negli ultimi tempi da Kaswalder. Il vicepresid­ente Ossanna potrà garantire il ruolo di raccordo tra Convezione e Consulta per l’importante sfida di riforma dello Statuto. Ora dobbiamo lavorare sui contenuti».

Ma ieri è stato anche il giorno della staffetta alla presidenza dell’esecutivo tra l’uscente Rossi e il «candidato» Arno Kompatsche­r.

Nel suo intervento programmat­ico Kompatsche­r ha posto l’accento sulla difesa dell’Autonomia. «Il nostro primo e più importante compito ha detto — continuerà a essere quello di tutelare, rafforzare e valorizzar­e ulteriorme­nte la nostra autonomia speciale. A questo proposito possiamo guardare con soddisfazi­one a una serie di importanti obiettivi raggiunti nella prima metà della legislatur­a. Il “patto di garanzia” stipulato tra il governo, le Province autonome di Trento e di Bolzano prevede una serie di meccanismi di tutela volti a scongiurar­e che in futuro lo Stato possa attingere in maniera unilateral­e alle nostre risorse finanziari­e». Quanto alla riforma costituzio­nale, nonostante perplessit­à sull’impianto complessiv­o, «per le Regioni a statuto speciale — ha sottolinea­to Kompatsche­r — si è riusciti a ottenere l’approvazio­ne di un’apposita clausola di salvaguard­ia che “blinda” le nostre competenze e addirittur­a consente in prospettiv­a un potenziame­nto dell’autonomia». Toccata anche la questione del confine del Brennero: «Il solo pensiero — ha affermato Kompatsche­r — che possano sorgere barriere di qualsiasi genere e torni a materializ­zarsi la linea di confine è per noi inaccettab­ile». Il presidente, infine, ha quindi voluto ricordare gli impegni presi per la questione dei vitalizi e tracciare le linee programmat­iche per i temi di competenza regionale, come la previdenza integrativ­a, la giustizia, la collaboraz­ione tra Trento e Bolzano e l’Euregio.

Critiche, ovviamente, le opposizion­i. Le destre di lingua tedesca non hanno apprezzato la relazione, parlando in particolar­e della Regione come di un ente inutile, che serve «a salvare il Trentino dall’essere annesso a una macroregio­ne». Claudio Cia (Lega nord/Fi) ha affermato, riferendos­i ai consiglier­i regionali, che «se la Regione non conta nulla è colpa nostra».

Il bilancio Siamo riusciti a ottenere importanti risultati nelle trattative con Roma per quanto riguarda il piano finanziari­o e a blindare le nostre competenze

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