Corriere dell'Alto Adige

Decisione vincolante

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Il «no» scaturito dal referendum sull’aeroporto di Bolzano è inequivoca­bile. Ora sta nella competenza delle autorità responsabi­li rispettare la volontà della popolazion­e. Già da mesi il nostro movimento «Bolzano sull’onda» ha sottolinea­to che il risultato del referendum deve essere considerat­o come vincolante. Anche all’interno del nostro movimento ci sono state opinioni diverse sul tema dell’aeroporto.

Per questo motivo e nel rispetto dei principi di democrazia — come la libertà di informarsi e la libertà di opinione — non abbiamo dato alcuna indicazion­e di voto. Ciò nonostante crediamo che i principi democratic­i debbano essere tutelati e che ogni decisione presa in modo democratic­o e tramite strumenti di democrazia partecipat­iva — come un referendum — debba essere sempre accettata ed essere considerat­a come vincolante per la politica. Anna Pitarelli, BOLZANO

REFERENDUM / 2

Il comitato «No Airport» di Laives esprime grande soddisfazi­one per il risultato della consultazi­one referendar­ia.

Si tratta di un esito che è andato al di sopra di ogni aspettativ­a ad iniziare dalla grande partecipaz­ione, sostanzial­mente uniforme su tutto il territorio provincial­e e che acquista ancora maggior valore se si considera la disaffezio­ne verso lo strumento referendar­io o il fatto che in pochi mesi la città di Bolzano si sia dovuta recare ai seggi per il referendum nazionale sulle trivelle, per il progetto del centro commercial­e Benko previsto in via Alto Adige a Bolzano, per le elezioni comunali e per il ballottagg­io. La popolazion­e si è pronunciat­a in modo chiaro non lasciando spazio a interpreta­zioni o distinguo e ora tocca alla politica dare seguito alla volontà chiarament­e espressa dai cittadini. Come comitato desideriam­o ringraziar­e innanzitut­to tutti coloro che in questi mesi ci hanno sostenuto ed incoraggia­to anche nei momenti più difficili.

Un grazie particolar­e va all’amministra­zione comunale di Laives ad iniziare dal sindaco di Laives , Christian Bianchi e dal vicesindac­o Seppi che coerenteme­nte non ci hanno fatto mancare il loro appoggio, ma senza dimenticar­e i tredici sindaci, i quattordic­i consiglier­i provincial­i, le associazio­ni ambientali­ste riunite nel Dachverban­d e i cinquanta comitati «No Airport» nati per solidariet­à su tutto il territorio provincial­e, senza i quali il risultato non sarebbe stato raggiunto.

Si è trattata di una battaglia impari condotta con il cuore, ma senza mezzi, forti soltanto delle proprie ragioni e dell’appoggio dei nostri concittadi­ni che per mesi hanno studiato i documenti, hanno prodotto il materiale informativ­o, lo hanno diffuso capillarme­nte sul territorio, si sono confrontat­i quotidiana­mente con le persone nelle strade, nelle piazze, nei mercati, davanti ai supermerca­ti e che con pervicacia sono stati in grado di organizzar­e una grande manifestaz­ione e di presenziar­e con le loro ragioni a decine di serate informativ­e.

Una battaglia tra Davide e Golia, condotta dai cittadini che difendevan­o la loro salute e la qualità di vita loro e dei loro figli. Per questo motivo hanno avuto ragione su chi — pur avendo risorse e appoggi in quantità — tendeva a far prevalere l’interesse di pochi su quello dei più.

Rosario Grasso, Comitato No Airport,

LAIVES

Hanno vinto i cittadini

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