Corriere dell'Alto Adige

GODIAMOCI GLI EUROPEI DI CALCIO LASCIANDO PERDERE LA POLITICA

- Carlo Bertagnoll­i,

Mi chiedo perché ci debba sempre essere qualcuno che vuole rovinare la festa agli altri. Parlo dell’Heimatbund che ha diffuso gli adesivi contro la nazionale azzurra, in cui si vede una Torre Eiffel prendere a calci l’Italia. Perché queste persone devono sempre affrontare negativame­nte ogni questione che possa offrire una sponda etnica? Non possono godersi lo spettacolo tranquilla­mente come tutti gli appassiona­ti d’Europa, tifando per la loro squadra del cuore? Io non capisco perché tifare contro e cercare la polemica a tutti i costi. O meglio: capisco che movimenti come l’Heimatbund abbiano poco da dire e mettano nel loro motore la sola benzina di cui dispongono, cioè il livore anti-italiano. Ma che tristezza: siamo nel 2016 e ancora dobbiamo sopportare certe prese di posizione antistoric­he. Intanto l’Italia ha vinto e spero che vada avanti, conquistan­do altri successi, a dispetto di quelli che il presidente del consiglio Matteo Renzi chiamerebb­e i gufi. Un consiglio: divertiamo­ci guardando le partite e — almeno per qualche settimana — lasciamo da parte la politica.

LCaro Bertagnoll­i, ei ha usato la parola giusta: tristezza. È lo stesso sentimento che ho provato io vedendo la foto di quell’adesivo, segno di una pochezza interiore che pare non avere limite. In realtà penso si tratti di persone in qualche modo ossessiona­te da questa idea fissa, che trasforman­o una pur legittima battaglia politica in qualcosa di più profondo. Il fatto è che nelle battaglie politiche — e sui diversi fronti — non sono i soli ad alimentars­i e a vivere solo di ossessioni. Sono personalit­à e movimenti «contro-dipendenti». Nel senso che trovano la loro ragione d’essere solo in quanto contro qualcosa e qualcuno. Sì , è una triste ossessione.

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