Corriere dell'Alto Adige

Gelateria Cadore Una giornata di leccornie gratis per i sessant’anni

- R. O.

BOLZANO Una grande festa ieri pomeriggio e tanto gelato gratis per tutti per festeggiar­e i 60 anni di attività della gelateria Cadore. Era il 2 giugno 1956 quando Pietro Molin Padrel e la moglie Vittoria giunti da pochi anni in città dalla Valle di Zoldo — storica terra di gelatieri — decisero di dare vita alla prima gelateria artigianal­e di Bolzano, al 61 di Corso Italia, un po’ più in là di dove si trova adesso. Il gelato allora era un lusso: «Era festa nazionale con la sfilata militare — racconta il figlio Loris, per anni presidente nazionale della categoria di Confartigi­anato, ora proprietar­io della gelateria — in tutta la giornata i miei genitori fecero solo due coni. Negli Anni ‘70 invece la situazione cambiò radicalmen­te, le ragazze cominciava­no a uscire e dove ci sono ragazze ci sono anche ragazzi e tanto movimento. Si vendeva molto». Tante le persone accorse per prendere parte alla festa, bere in compagnia, mangiare dell’ottimo gelato, e stringere la mano con affetto a Loris, che con grande soddisfazi­one raccontava la storia della propria famiglia. Molti i bambini che accorrevan­o per giocare con il pagliaccio che preparava dei palloncini in tante forme colorate. «Rispetto agli Anni ‘60 ho cambiato filosofia di gestione — continua Loris — voglio stare con la mia famiglia e mi dedico maggiormen­te a dei corsi di formazione per gli artigiani del gelato. Non ne troverete di travestiti con nomi di marchi industrial­i di grande successo per sfruttarne la forza di marketing. Troverete invece prodotti del territorio e assoluta attenzione e cura nell’evitare prodotti che potrebbero contenere grassi vegetali idrogenati, olio di cocco, dolcifican­ti artificial­i, Ogm e quant’altro possa andare contro l’etica profession­ale e la salute». Una curiosità. Proprio mentre si festeggian­o i sessant’anni di attività, Sandro, il figlio di Loris, ha aperto una nuova gelateria a Malta e pochi giorni fa ha concluso le trattative. Quando? Proprio il 2 giugno, come nonno Piero e non solo, Sandro ha ora la stessa età di suo nonno quando aprì il Cadore a Bolzano. Insomma una sfida continua.

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