Morte misteriosa del serval Chiku L’avvocato Moccia chiede l’autopsia
BOLZANO «Non lasceremo nulla di intentato per cercare di scoprire cosa sia successo a Chiku». È determinato a ottenere chiarezza sulla morte dell’animale l’avvocato Flavio Moccia, che ha difeso il proprietario del serval nel procedimento che lo vedeva accusato di aver detenuto un esemplare pericoloso senza denunciarne il possesso alle autorità competenti. L’animale, che dopo il processo era stato affidato a un centro specializzato a Semproniano in provincia di Grosseto, in attesa di essere trasferito in Sudafrica dove avrebbe trovato sistemazione definitiva nella sua terra d’origine, è stato trovato senza vita e senza segni che possano fare ipotizzare una causa per il decesso. «Abbiamo chiesto lo svolgimento di un’autopsia sul corpo dell’animale, così da poter capire quale sia la causa della morte» precisa Moccia. Secondo il veterinario della struttura l’animale fino al giorno prima si presentava in perfetta salute.