Legge omnibus stralciata a metà Primari, alzato il tetto stipendi
Fino a fine anno i dirigenti sanitari potranno prendere più di 240.000 euro
BOLZANO La giunta ha ritirato 25 dei 35 articoli della legge omnibus. «Abbiamo tenuto solamente quelli urgenti» spiega il governatore Arno Kompatscher chiarendo che rimangono solamente quelli indispensabili. Ovvero quello sugli stipendi dei primari, quello sugli appalti e quelli su urbanistica e imbottigliamento delle acque minerali.
Tra i dubbi dell’opposizione e perplessità del consiglio dei comuni — che aveva bocciato diversi articoli della omnibus — la giunta ha preferito non forzare la mano ed ha ritirato quasi tutti gli articoli della legge omnibus che avrebbe dovuto essere esaminata in questi giorni dalle commissioni consiliari. «Sono rimasti solamente una decina di articoli quelli più urgenti» chiarisce il Landeshauptmann, Arno Kompatscher.
Il tema più spinoso è quello che riguarda gli stipendi dei primari. Il governo ha introdotto il tetto di 240mila euro per gli stipendi di tutti i dirigenti pubblici ma i primari altoatesini prendono di più. Così, con la legge finanziaria, la giunta provinciale ha introdotto la possibilità di derogare ai limiti fissati dallo Stato. Una norma che il governo non ha gradito, tre ministeri infatti hanno fatto sapere a Palazzo Widmann che avrebbero chiesto l’impugnazione della legge. A quel punto è partita una trattativa politica che si è risolta con un gentlemen agreement visto che nel frattempo i termini per l’impugnazione sono scaduti. «Abbiamo riformulato una norma transitoria fino alla fine del 2016» chiarisce l’assessora alla Sanità, Marta Stocker. «A Roma ci hanno detto che la prima versione era inaccettabile, questa seconda formulazione invece non dovrebbe porre problemi» aggiunge Kompatscher sottolineando che l’Alto Adige deve fare i conti con la concorrenza di Austria e Germania. «In provincia abbiamo una grave carenza di medici. Qui abbiamo bisogno di medici bilingui che, a differenza di quelli che parlano solo italiano, possono andare a lavorare in Austria o in Germania dove vengono pagati molto di più. Per cui anche noi dobbiamo pagarli di più se vogliamo che vengano» precisa il Landeshauptmann spiegando che la regolamentazione transitoria varrà solamente fino a fine anno. Da gennaio in poi, salvo improbabili concessioni del governo Renzi, anche Bolzano dovrà adeguarsi alle regole nazionali.
«Il rischio era che la Corte dei conti chiedesse indietro i soldi ai medici che poi si sarebbero rivalsi sulla giunta. La norma transitoria inserita nel- la omnibus è l’unica soluzione possibile» mette in chiaro il Landeshauptmann.
Rimane in piedi anche l’articolo sugli appalti che istituisce il «mercato elettronico altoatesino» per evitare di dover far ricorso alla piattaforma nazionale. Oltre ad alcuni aggiustamenti linguistici, sempre per quanto riguarda gli appalti viene sancito «l’adeguamento automatico delle soglie degli appalti pubblici di rilevanza comunitaria alle revisioni effettuate dalla Commissione Europea».
Confermati anche i passaggi sul finanziamento degli studentati in Austria e sulle mense universitarie senza scopo di lucro. Resta anche l’articolo che impone di fare bandi pubblici per le concessioni di acqua minerale in scadenza e quello che istituisce il collegio dei revisori dei conti. Rimane anche qualche articolo legato all’urbanistica: quello sui piani di settore, quello sulle indennità di esproprio e quello che consente il commercio al dettaglio di articoli ingombranti anche nelle zone produttive.
Stralciati invece tutti i passaggi che erano stati contestati dal Consiglio dei comuni. Ovvero la creazione dell’Agenzia per l’informazione, quelli relativi alla manutenzione delle fermate degli autobus e al trasporto dei bambini delle scuole per l’infanzia di cui i comuni non intendevano farsi carico.
Ora la omnibus sarà esaminata dalle varie commissioni e poi passerà all’esame del consiglio. Si spera prima della paura estiva.
Il governatore «Se vogliamo trovare medici bilingui allora dobbiamo pagarli più degli altri»