«Cibo e longevità sono correlati» Il luminare Fontana a Palazzo Panni
TRENTO «Ci sono cibi che ci fanno bene e l’alimentazio ne è in stretta correlazione con l’invecchiame nto. Ma vanno evitate le banalizzazioni». Luigi Fontana (foto), ordinario di medicina e nutrizione all’università di Brescia e al dipartimento di medicina della Washington university di St. Louis, è uno dei massimi esperti mondiali sul ruolo della nutrizione nel rallentare i processi di invecchiamento. Stasera a Palazzo Panni di Arco (20,30) parlerà di «Nutrizione e longevità: dalla ricerca scientifica i segreti per vivere una vita lunga e in salute». Professor Fontana, quanto incide l’alimentazione sul nostro benessere psicofisico? «Moltissimo. Ciò che mangiamo influisce notevolmente sul nostro stato di salute sia in maniera positiva che negativa. Il cibo ingerito influenza i microrganismi che si creano nel nostro intestino, ad esempio i vegetali vengono processati da batteri i quali a loro volta favoriscono la prevenzione di malattie autoimmunitarie». Quali sono quindi i cibi che favoriscono la nostra salute? «Non possiamo banalizzare, non esistono cibi che per forza fanno bene. Esistono però cibi che se assunti nelle giuste quantità hanno effetti benefici sul nostro corpo. Uno fra tutti l’olio d’oliva. Come ogni sostanza anche questa va assunta con moderazione. Due o tre cucchiai al giorno sono più che sufficienti. Qualsiasi cibo assunto in dosi elevate non favorisce la nostra salute». Quali cibi vanno evitati? «Anche in questo caso a prevalere dev’essere il buon senso. L’eccessiva assunzione di proteine animali con carne e latticini non aiuta la nostra salute, ma ciò non significa che dobbiamo diventare tutti vegetariani, sarebbe un messaggio sbagliato. Oltre alla quantità, anche la qualità è un fattore decisivo. Quando andiamo al supermercato spesso siamo portati a scegliere i prodotti meno cari a discapito della qualità». E lo sport? «È importante ma va combinato con una corretta alimentazione. Un allenamento estremo senza un’alimentazione equilibrata vanifica ogni sforzo». Qual è la relazione tra nutrizione e invecchiamento? «Sono due elementi strettamente correlati tra loro. Molti tumori e gran parte della malattie cardiovascolari oggi potrebbero essere prevenute se a monte ci fosse una maggiore educazione all’alimentazione. Servono strutture che insegnino alle persone come alimentarsi in maniera corretta. Solo attraverso una campagna di educazione diffusa a partire dalle nuove generazioni sarà possibile prevenire le malattie vivendo una vita più longeva e salutare».