Il Sudtirolo dei «piccoli», flessibilità davanti alla crisi
L’Astat conta l’universo Pmi: in media 3,4 dipendenti, ma un fatturato di mezzo milione
La piccola e media impresa (Pmi, fino a 99 addetti) resta la colonna portante dell’economia altoatesina. Secondo gli ultimi dati diffusi dall’Istituto provinciale di statistica (riferiti a fine 2013) esse rappresentano il 99,3% delle imprese in Alto Adige e danno lavoro al 78,8% di tutti gli addetti del settore privato.
Le cifre assolute sono eloquenti»: 43.086 piccole e medie imprese con occupati in totale 144.441 addetti, dei quali 88.607 con un rapporto di lavoro dipendente. In media, ogni impresa dispone quindi di 3,4 addetti.
Tali imprese — spiegano sempre all’Astat — registrano un fatturato di 22,5 miliardi di euro, dal quale scaturisce un valore aggiunto di 6,7 miliardi di euro, pari al 30,0% del fatturato lordo. Il valore aggiunto delle piccole e medie imprese ammonta al 32,5% del Pil provinciale. Il fatturato medio per impresa è di 521.804 euro e il valore aggiunto medio è pari a 156.526 euro.
Nell’anno 2013 sono stati effettuati investimenti per 1,1 miliardi di euro, in media circa 25.700 euro per impresa. Le spese per il personale sono pari a circa 3,2 miliardi di euro, ovvero 36,5 mila euro per addetto dipendente.
Interessante lo studio dei settori di riferimento. Il 22,3% delle 43.086 piccole e medie imprese è attivo nell’industria e il 77,7% nei servizi.
Per quanto riguarda l’industria, il maggior numero di imprese opera nell’ambito delle Costruzioni (12,9%). Nei servizi, invece, la parte più consistente va ricondotta ai settori che operano nei Servizi di alloggio e di ristorazione (20,2%) , oltre che al commercio, sia all’ingrosso che al dettaglio.
Tre ditte su quattro operano nel settore servizi. In tutto sono 43.086