Piazza Erbe, evitato il coprifuoco
Vertice in Comune. Gli esercenti riuniti pagheranno dei vigilantes privati In campo anche gli streetworker. Gennaccaro: «Un buon compromesso»
Non ci sarà il coprifuoco alle 23 per i locali pubblici di piazza Erbe, come ventilato: aumenteranno invece i controlli da parte delle forze dell’ordine. La decisione, ieri, dopo un vertice in Comune.
Nessun coprifuoco alle 23 per i locali pubblici di piazza Erbe, ma più controlli da parte delle forze dell’ordine: è questo l’esito del vertice svoltosi ieri nell’ufficio attività economiche del Comune, tra i residenti della piazza, i proprietari di pub e bar aperti anche di sera, i rappresentanti di vigili urbani, Unione commercio e e Confersercenti.
Alla vigilia dell’incontro, i residenti riuniti in un comitato guidato da Kurt Hafner, avevano proposto di introdurre un coprifuoco alle 23, quando i gestori dei locali dovrebbero a loro avviso liberare i tavoli all’aperto e invitare gli avventori ad andarsene. Un’ipotesi che aveva però allarmato gli esercenti della piazza, per i quali una simile soluzione, in estate, costituirebbe un disastro sotto il profilo degli affari.
Ieri pomeriggio le due parti si sono sedute ad un tavolo, dando vita ad un confronto che, secondo gli addetti ai lavori, sarebbe risultato costruttivo. Anche se le parti coinvolte non hanno voluto, a fine seduta, rilasciare dichiarazioni o commenti, è emerso che si è deciso di dar vita, da subito, ad un piano operativo che prevede una serie di punti: a fronte della mancata introduzione del coprifuoco alle 23, si è deciso di coinvolgere i vigili urbani e le forze dell’ordine, che dovranno intensificare i controlli nella piazza per prevenire schiamazzi, risse o altri problemi di ordine pubblico. In particolare, la polizia effettuerà dei controlli in orario serale e notturno, dalle 21 alle 2.
Inoltre, proprio per dimostrare la propria disponibilità a trovare concretamente una soluzione, gli esercenti hanno annunciato di essersi consorziati tra loro per assumere dei vigilantes privati, che si piazzeranno davanti ai locali invitando i giovani a non creare disordini, schiamazzi o problemi. I servizio di vigilanza si svolgerà, in coordinamento con le forze dell’ordine, solo nei fine settimana. In piazza saranno presenti, oltre alle forze dell’ordine ed ai vigilantes privati, anche gli «streetworkers», cioè gli operatori di strada incaricati dal Comune di affrontare il problema degli schiamazzi e dei disordini con un approccio «sociale», non repressivo.
«Tutte queste iniziative saranno messe in rete — spiegano in Comune — sotto la regia ed il coordinamento dell’ufficio attività economiche. Ognuno dovrà fare la propria parte, anche i rappresentanti dei residenti, chiamati a vigilare ma invitati anche a sopportare qualche inevitabile disagio nelle serate estive, quando la piazza si riempie di giovani. È inoltre previsto, tra un mese, un nuovo incontro per verificare l’esito di queste azioni». Prende dunque il via un progetto partecipato, che dovrebbe da un lato cercare di soddisfare la richiesta di quiete dei residenti dopo le 23, e dall’altro evitare di penalizzare chi lavora in piazza Erbe ed i tanti bolzanini che frequentano i locali.
Soddisfatto dell’incontro Angelo Gennaccaro, neoassessore ai giovani: «È stato trovato un buon compromesso, un punto d’incontro tra esigenze diverse ed anzi opposte. La presenza delle forze dell’ordine, e dei vigilantes, darà un maggior senso di sicurezza e di controllo della piazza. In questo modo la piazza potrà continuare ad essere viva, e gli esercenti avranno comunque modo di lavorare, perché non si può pensare di mettere un silenziatore ad una zona della città. Si farà comunque tutto il possibile per evitare schiamazzi e problemi. Credo che la soluzione individuata sia un primo passo molto importante verso una soluzione. Buona anche l’idea dei gestori di pagare dei bodyguard che possano mettere ordine». Ora andranno comunque discussi, tra gli esercenti, i vari dettagli operativi in merito all’attività dei vigilantes, che per legge hanno comunque un limitato potere di intervento.
Inoltre c’è anche chi osserva che gli schiamazzi, in una piazza popolata di giovani festanti, non si potranno evitare o prevenire tanto facilmente. Ma basteranno ancora pochi giorni per conoscere la reale efficacia della soluzione proposta: l’estate è ormai arrivata e quindi già nel prossimo fine settimana i locali di piazza Erbe potrebbero attirare centinaia di ragazzi.
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