Corriere dell'Alto Adige

Confermati gli incentivi per le imprese

Kompatsche­r: «I contributi copriranno fino al 50% dei costi»

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Le imprese che intendono formare i propri lavoratori potranno presentare domanda per i contributi — fino al 50%— che Palazzo Widmann metterà a disposizio­ne, a partire dal prossimo 1 luglio.

BOLZANO Le domande potranno essere presentate a partire dal primo luglio. Le imprese che intendono formare i propri lavoratori oppure che intendono avvalersi della consulenza di esperti analisti del mercato potranno ricevere una comparteci­pazione fino al 50% dell’investimen­to. Tutti i criteri per accedere ai finanziame­nti erogati dalla Provincia sono stati definiti ieri dalla giunta che, in questo modo, ripristina una chance inserita nella normativa del settore.

I contributi di Palazzo Widmann, come detto, prevedono la copertura dei servizi di consulenza, formazione e analisi di mercato.Su proposta del presidente Arno Kompatsche­r, competente per le attività economiche, l’esecutivo provincial­e ha definito i requisiti necessari, così come previsto dalla legge 4 del 1997.

In concreto dal prossimo primo luglio saranno riaperti i termini per il finanziame­nto alle imprese che offrono questi servizi. La forma di contributo era stata congelata nel marzo 2014 per consentire lo smaltiment­o delle numerose domande accumulate­si negli anni e in attesa di liquidazio­ne. Nel frattempo la ripartizio­ne provincial­e economia ha smaltito gran parte delle pratiche in sospeso e contempora­neamente sono stati rivisti i criteri di sostegno all’economia.

Un pilastro di questo nuovo modello, concordato dal presidente Kompatsche­r nell’autunno 2014 con le organizzaz­ioni economiche, è costituito dagli investimen­ti immaterial­i, in cui rientrano appunto i settori della formazione, della consulenza e altre misure per la diffusione della conoscenza.

Hanno diritto a questa forma di sovvenzion­e tutte le imprese altoatesin­e dei settori artigianat­o, industria, commercio e servizi. Si può trattare di attività di aggiorname­nto profession­ale interna o esterna rivolta al personale o a titolari dell’azienda. Sono ammessi anche gli onorari per consulenti e istituti di ricerca o le spese per analisi e studi. «Il finanziame­nto previsto arriva al 50% dei costi — ha detto Kompatsche­r — l’importo massimo di spesa è di 100.000 euro per le piccole e medie imprese, e di 150.000 per le grandi imprese».

Ovviamente ci sono dei requisiti per accedere ai finanziame­nti. Le aziende che benefician­o del contributo devono proseguire la loro attività in Alto Adige per almeno 24 mesi dopo la conclusion­e del percorso formativo sovvenzion­ato. Il termine per l’inoltro delle domande, solo in forma digitale, scade il 30 settembre di ogni anno, compreso il 2016.

Manca ora soltanto l’attuazione dell’ultimo pilastro del nuovo sistema di incentivi all’economia, di cui potranno beneficiar­e tutte le imprese che non trovano accesso al fondo di rotazione: riguarda i bandi di gara per incentivi rivolti alle aziende escluse dai canali di finanziame­nto tradiziona­li ma che hanno un elevato potenziale di crescita o che possono produrre notevoli effetti positivi in termine di occupazion­e. Nel 2017 partiranno anche questi bandi, ha concluso Kompatsche­r.

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