Proposte, arrivate 300 mail Un mese per le osservazioni Acuti: ridotti i posti letto
BOLZANO Con il nuovo piano sanitario verrà reimpostata l’assistenza sanitaria in Alto Adige (il precedente piano è del 1999).. Collaboratori del settore sanitario, rappresentanze di interesse e parti sociali, ma anche le organizzazioni dei pazienti, hanno fatto pervenire oltre 300 proposte al gruppo di esperti composto da Wolfgang Bayer, Michaela Moritz e Francesco Longo, che sta definendo basi e campi di intervento in una serie di settori tra cui il riordino clinico, l’assistenza sul territorio, la prevenzione, la riabilitazione. La giunta provinciale ieri ha dato via libera al progetto di piano sanitario e ai prossimi passi dell’iter procedurale di approvazione. «Il piano è uno strumento che da un lato consente una sicurezza di pianificazione a lungo termine, dall’altro garantisce anche la necessaria flessibilità nell’attuazione delzioni. le singole misure», ha detto l’assessora provinciale Martha Stocker. Ora la proposta elaborata dagli esperti viene pubblicata online e in forma cartacea per consentirne la visione a tutti gli interessati. Previsti anche incontri pubblici e audi- Da luglio ci saranno 30 giorni di tempo per inoltrare le osservazioni. «È importante che le persone diano il loro contributo con proposte di integrazione», ha spiegato Stocker. L’attenzione del gruppo di esperti riguarda tre settori: l’assistenza sanitaria di base, l’assistenza sul territorio e la rete ospedaliera provinciale.
Un aspetto definito «prioritario» della bozza degli esperti affronta «il miglioramento dell’assistenza dei malati cronici, ad esempio attraverso l’incentivazione dell’autogestione, l’uniformità nell’assistenza, l’uso di sistemi It e la collaborazione migliorata tra medici di medicina generale, medici specialisti e altre professioni sanitarie». La rete della medicina di gruppo, lo sviluppo dei distretti in direzione di centri sanitari e sociali con un ampliamento delle prestazioni offerte, la messa in rete dei servizi sul territorio e la cooperazione degli operatori nell’assistenza agli acuti nella rete ospedaliera sono per gli esperti «misure che dovranno contribuire a rafforzare l’assistenza dei pazienti vicino a casa propria».
La cura nella rete ospedaliera provinciale, secondo il piano, «si concretizzerà in una migliore armonizzazione dell’offerta delle prestazioni sanitarie fornite da ospedali di base (Silandro, Vipiteno, San Candido) e ospedali aziendali (Merano, Bressanone, Brunico) secondo il principio «un ospedale, due sedi». I reparti e il personale saranno gestiti da una direzione unica con un responsabile in ciascuna delle due strutture. La riduzione dei posti letto per acuti sarà «compensata dalla modifica nei posti letto per post acuti e ricoveri temporanei di transito». Altri punti centrali del piano sanitario provinciale sono il riordino della rete del soccorso d’urgenza (compreso il passaggio al numero unico 112), il potenziamento dei servizi riabilitativi a domicilio, la creazione di un’offerta «di assistenza unitaria a livello provinciale per mamma e neonato durante la gravidanza e dopo la nascita». Il piano definisce anche l’accreditamento delle strutture private in base a un’analisi del fabbisogno e «l’acquisto di attrezzature mediche a seguito di una valutazione delle necessità sul piano medico ed economico».