Tenti e Dalle Nogare a processo Il padre Angelo patteggia 20 mesi
Istigazione alla corruzione di Mayr, Angelo patteggia venti mesi. La società Map paga 40.000 euro La dirigente provinciale e l’ex compagno sono accusati di rivelazione del segreto d’ufficio sul bando
È stato fissato al prossimo 17 ottobre il processo nei confronti della dirigente provinciale Katia Tenti e dell’imprenditore edile Antonio Dalle Nogare, accusati di turbativa d’asta e rivelazione del segreto d’ufficio. Il padre dell’imprenditore Angelo ha patteggiato venti mesi.
Si aprirà il prossimo 17 ottobre il processo nei confronti della dirigente provinciale Katia Tenti e dell’imprenditore edile Antonio Dalle Nogare per le accuse di turbativa d’asta e rivelazione del segreto d’ufficio nell’ambito della vicenda relativa al bando Ipes per la costruzione di un centinaio di alloggi sul terreno Mair-Defranceschi in via Resia.
Lo ha stabilito ieri il gup Emilio Schönsberg, che al termine di una breve camera di consiglio (meno di un’ora) ha deciso di accettare l’accordo per il patteggiamento di Angelo Dalle Nogare, padre di Antonio, che ha concordato con il pubblico ministero Giancarlo Bramante una pena di un anno e dieci mesi di reclusione per il reato di istigazione alla corruzione.
Destinatario del tentativo sarebbe stato l’allora capogruppo della Svp in consiglio comunale Georg Mayr, cui sarebbero stati offerti 20.000 euro, con l’obiettivo di “comprare” il voto favorevole dei consiglieri comunale, chiamati il 12 dicembre 2013 a dare disco verde all’operazione sul terreno Mair-Defranceschi. Il patteggiamento si è chiuso anche con il pagamento da parte della Map (società dei Dalle Nogare) di 40.000 euro per la contestazione della responsabilità amministrativa dell’ente.
L’accordo di patteggiamento prevedeva anche che in questo modo dall’accusa venisse prosciolto Antonio Dalle Nogare, che in questo modo dovrà rispondere al Tribunale unicamente delle accuse di cui è accusata anche la dirigente provinciale, attualmente a capo della ripartizione Patrimonio. Il prossimo 17 ottobre dunque Katia Tenti e Antonio Dalle Nogare, difesi dal legale bolzanino Carlo Bertacchi, affiancato nella difesa dell’imprenditore anche dal professore della Bocconi Francesco Mucciarelli, già legale di Carlo Tronchetti Provera, definito dal Corriere della Sera «uno tra i più schivi ma anche quotati penalisti italiani».
La vicenda fa riferimento al bando per la costruzione di alloggi pubblici «chiavi in mano» nella zona di via Resia. Al bando partecipò l’azienda dei Dalle Nogare. Nell’ambito di queste vicende a tutti e tre i soggetti coinvolti veniva contestata l’accusa di turbata libertà del processo di scelta del contraente (turbativa d’asta), per aver agito in modo da alterare l’esito del bando. Secondo l’accusa Tenti — che all'epoca aveva anche una relazione sentimentale con l’imprenditore bolzanino — avrebbe infatti fatto da «intermediaria» delle richieste dei Dalle Nogare nei confronti dell’Ipes, in modo da spingere i funzionari a modificare il testo del bando in favore degli imprenditori altoatesini.
Entro la prossima udienza dovrà essere chiarita anche — grazie a un’attesa sentenza della Corte di Cassazione — la questione dell’utilizzabilità di una modalità di indagine tecnica sul traffico dati dei computer che fa uso di trojan, ossia dei programmi che consentono agli inquirenti di captare praticamente l’intero flusso dati in entrata e in uscita dal terminale oggetto di accertamenti.