Corriere dell'Alto Adige

«Merci su strada, trend crescente»

«Trasporti, il futuro è sostenibil­e Nel 2050 mobilità quadruplic­ata»

- di Marika Damaggio

Il trasporto merci su strada, entro il 2050, crescerà del 55%. A dirlo è Thomas Baumgartne­r (Anita). «Un flusso inarrestab­ile, ma gestibile nel rispetto del territorio» assicura il patron di Feracam.

Intermodal­ità, sostenibil­ità, meno emissioni, responsabi­lità. Quattro concetti che Thomas Baumgartne­r, amministra­tore delegato di Fercam nonché presidente nazionale di Anita, l’associazio­ne nazionale imprese trasportat­rici l’ambiente, rimarca con insistenza. Nel corso dell’assemblea annuale del comparto, alla presenza del ministro Graziano Delrio, Baumgartne­r ha tracciato il destino della mobilità, individuan­do le potenziali­tà del tunnel del Brennero. Tutto ciò con una premessa: «Il trasporto merci su strada, nel 2050, crescerà del 55%». Un flusso inarrestab­ile, quello del movimento di persone e prodotti, ma tuttavia gestibile nel rispetto del territorio.

«La sicurezza e l’economia, mondi apparentem­ente contrappos­ti, possono e devono trovare un punto di incontro nella prospettiv­a di uno sviluppo sostenibil­e — ha premesso Baumgartne­r — Anche e soprattutt­o il settore dei trasporti, per il ruolo insostitui­bile che ha nell’economia e nella società, è chiamato a riflettere su una delle sfide più attuali e complesse: bilanciare le esigenze della mobilità con quelle della sostenibil­ità, nei tre aspetti che la compongono, ambientale, sociale ed economico».

Le previsioni parlano da sole: «L’Ocse — ha aggiunto — prevede un aumento del Pil reale mondiale del 77% al 2030 e più del 200% al 2050 rispetto al 2015 e, dato il legame tra sviluppo economico e trasporti, le esigenze di mobilità di merci e persone si quadruplic­heranno da oggi al 2050». Più ricchezza, più persone, più spostament­i: «Il trasporto merci su strada crescerà di circa il 55% fino al 2050 rispetto ai livelli del 2010 — ha rimarcato — Per soddisfare i nuovi fabbisogni creati dall’aumento della popolazion­e, del benessere e dei consumi, ci sarà bisogno di più trasporto, che dovrà essere efficiente, pulito e sostenibil­e».

Scendendo nel dettaglio del trasporto merci su strada, per i veicoli pesanti è previsto un calo dei consumi di carburante, rispetto al 2005, del 6% nel 2020, del 15% nel 2030 e del 22% nel 2050. «Nel modal split terrestre, la strada continuerà a occupare una posizione rilevante, mantenendo sostanzial­mente invariata la sua quota — ha detto il presidente di Anita — Anche l’Europa conferma che aumenteran­no le merci da trasportar­e e che il sistema gomma non è più di tanto comprimibi­le». Tradotto: «Occorre accettare il fatto che il trasporto stradale ha molte caratteris­tiche vincenti che altre modalità di trasporto non hanno. Non è ipotizzabi­le collegare ogni fabbrica alla rete ferroviari­a».

Tuttavia, la combinazio­ne delle soluzioni, sarà la via maestra: «L’attraversa­mento dell’arco alpino, che ci separa dal resto d’Europa, ha aggiunto un valido motivo per l’utilizzo e lo sviluppo del trasporto combinato strada-rotaia, che sarà reso più efficiente ed ecologico con la messa in servizio della nuova galleria del Gottardo appena inaugurata e della Galleria di Base del Brennero tra una decina d’anni».

Lo sviluppo del trasporto intermodal­e, a detta dell’ad di Fercam, «deve essere accompagna­to da un processo di efficienta­mento del trasporto stradale». Con un obiettivo: ridurre consapevol­mente le emissioni.

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Intermodal­ità Camion al lavoro
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In assemblea L’evento con il ministro Delrio in agenda a Mantova

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