Corriere dell'Alto Adige

La condanna degli sportivi «Squalifica e radiazione»

- di Ilaria Graziosi

«Chi fa uso di Epo dovrebbe essere radiato a vita». La campioness­a Federica Pellegrini non risparmia l’affondo al marciatore altoatesin­o. Più pacato il nuotatore Filippo Magnini. «Situazione strana, bisogna fare chiarezza». Per Fabrizio Donato, triplista e senatore dell’atletica leggera, si tratta di un «grandissim­o danno per l’atletica e per lo sport in generale».

BOLZANO Federica Pellegrini non nasconde l’amarezza nei confronti di Schwazer. «Non sarebbe dovuto tornare a gareggiare dopo la prima positività all’Epo» — tuona la campioness­a, portabandi­era dell’Italia ai Giochi di Rio. La nuotatrice, dopo aver ricevuto il tricolore al Quirinale, si è soffermata sulla presunta nuova positività del marciatore bolzanino. «La notizia non macchia l’immagine della delegazion­e italiana, macchia solo lui — ha dichiarato l’azzurra — Non sono né triste né arrabbiata, mi dispiace per lui. Prima di oggi la mia posizione non era polemica, anche se capisco che molti atleti si risentano molto ad avere in nazionale un ex dopato, però il fatto che lui abbia scontato la sua pena mi rendeva meno polemica. Adesso si cambia un po’ opinione». La Pellegrini prosegue. «Io ne faccio un discorso di regole — rimarca — lui ha seguito un protocollo, però per me sono le pene ad essere sbagliate. Si dovranno rivedere le sanzioni a seconda dei casi e delle sostanze. Una cosa è la negligenza, un’altra cosa è quando si usano Epo o anabolizza­nti. In questi ultimi casi io sono per la radiazione a vita già al primo controllo positivo». Per Filippo Magnini, nella vicenda Schwazer «c’è qualcosa di strano». «Perché un’analisi fatta cinque mesi poi fa viene ritestata? — si domanda il nuotatore— Non si capisce, spero ancora in qualcosa di strano ma se dovesse essere il contrario... Se fai i test li devi beccare subito, altrimenti se li fai dopo tanto tempo non ha senso, può essere anche che vengano manomessi». Parla di «choc» Fabrizio Donato, triplista e senatore dell’atletica azzurra. « Dispiace perché è un grandissim­o danno per l’atletica e per lo sport in generale — afferma — l nostro mondo ha bisogno di altro: speriamo che le Olimpiadi di Rio portino una bellissima immagine dell’Italia, perché questo è un fulmine a ciel sereno. Queste energie nervose che spendiamo per seguire fatti extrasport­ivi non fanno altro che mettere in difficoltà noi atleti».

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