«Neofascisti, nessuna commissione»
La condizione posta dalla maggioranza. Caramaschi: mai parlato di sdoganamento
Quattro commissioni consiliari su 13 avranno un presidente di opposizione. Ma tra questi non ci dovrà essere un esponente di Casapound. Questa la condizione posta dalla maggioranza. La replica: «Sui nostri nomi decidiamo da soli». Intanto Caramaschi e Baur replicano con una nota congiunta alle polemiche su una presunta apertura a Cpi. «Nessuno sdoganamento, valori lontanissimi da noi».
BOLZANO Quattro commissioni consiliari su 13 saranno guidate dall’opposizione. A una condizione, però: fra questi non ci dev’essere un presidente di Casapound. Questa la decisione della maggioranza, ma il centrodestra avverte: «I nostri rappresentanti li scegliamo noi». Niente concessioni per le circoscrizioni: l’asse centrosinistraSvp intende occupare tutte le caselle, compresa Don Bosco. Duello in commissione nomine sulle società partecipate: Rupert Rosanelli (Seab) e Stefano Fattor (Ecocenter) saranno riconfermati dal sindaco, che però taglierà le loro indennità (uniformandole a 32.000 euro lordi).
Prima la conferenza capigruppo, poi la commissione nomine (formata peraltro dagli stessi consiglieri). Ieri il municipio ha ospitato una riunione fiume tutta dedicata al completamento degli incarichi istituzionali del Comune. Prima questione da risolvere, quella delle commissioni consiliari. Queste saranno ben 13, formate da sette consiglieri ciascuna (talvolta nove per questioni di proporz). La proposta avanzata dalla maggioranza prevede di lasciare la presidenza di quattro commissioni (organizzazione, lavori pubblici, patrimonio, bilancio) all’opposizione. Qui,però, iniziano i problemi. L’opposizione ha già deciso la spartizione delle presidenze: una a Uniti per Bolzano, una alla Lega, una a Cinquestelle e una a Casapound (con l’assenso di Giorgio Holzmann). Ma la maggioranza, l’altra sera, ha deciso all’unanimità di porre il veto sulle tartarughe frecciate. «Se verrà indicato un esponente di Cpi, noi non lo voteremo e proporremo uno dei nostri» riferisce il nuovo capogruppo del Pd Alessandro Huber. D’accordo con lui anche verdi e Svp. L’aut aut è stato comunicato a Holzmann, ma non ai membri dell’opposizione che ieri hanno partecipato alla capigruppo. Luigi Nevola (Lega) e Alessandro Forest (Uniti) cadono dalle nuvole: «Siamo noi dell’opposizione a decidere i nostri nomi, non può imporli la maggioranza». Lo stesso Andrea Bonazza (Cpi) conferma: «L’intenzione è quella di guidare una commissione». Insomma, il 5 luglio (quando il consiglio comunale voterà i nominativi) si prevede una seduta vivace.
Nel frattempo la maggioranza ha definito il quadro sulle presidenze nei cinque quartieri: accantonata l’idea di «valorizzare» l’opposizione, il piano è di occupare tutte le posizioni. Per questo anche l’autocandidatura di Enrico Lillo (Alleanza per Bolzano) a Don Bosco, sostenuto dal resto del centrodestra, è stata subito bocciata. Al suo posto la coalizione punta sul giovane del Pd Alex Castellano, con Hannes Unterhofer (Svp) vice. Europa Novacella verrà guidata salvo sorprese dalla socialista (eletta col Pd) Renata Tomi, con Corinna Lorenzi (verdi) vice: possibile una staffetta a metà mandato. A Centro-Piani conferma in vista per Armin Widmann (Svp), che avrà Cristina Zanella (Pd) come vice. Staffette pianificate anche a Oltrisarco (Christine Gasser della Svp e Miriam Canestrini del Pd) e Gries (inizia Giulio Righele del Pd, subentrerà Christoph Buratti della Svp).
Infine, le partecipate. Nelle imminenti assemblee dei soci, Caramaschi porterà i nomi degli uscenti Rosanelli (Seab) e Fattor (Ecocenter) per la presidenza. Quest’ultimo, però, dovrà rinunciare (su precisa richiesta dei verdi e di Norbert Lantschner) all’incarico in Casaclima. In Seab entrerà anche Guglielmo Concer (Pd). Protesta l’opposizione, che ha proposto Giuliana Dragogna e Gianfranco Piccolin (Seab) oltre a Franco Staffa (Ecocenter). Intanto Caramaschi ha deciso un taglio ai compensi per i presidenti: scenderanno da 54.700 (Seab) e 40.600 (Ecocenter) a 32.000 euro.