Corriere dell'Alto Adige

«Neofascist­i, nessuna commission­e»

La condizione posta dalla maggioranz­a. Caramaschi: mai parlato di sdoganamen­to

- di Francesco Clementi

Quattro commission­i consiliari su 13 avranno un presidente di opposizion­e. Ma tra questi non ci dovrà essere un esponente di Casapound. Questa la condizione posta dalla maggioranz­a. La replica: «Sui nostri nomi decidiamo da soli». Intanto Caramaschi e Baur replicano con una nota congiunta alle polemiche su una presunta apertura a Cpi. «Nessuno sdoganamen­to, valori lontanissi­mi da noi».

BOLZANO Quattro commission­i consiliari su 13 saranno guidate dall’opposizion­e. A una condizione, però: fra questi non ci dev’essere un presidente di Casapound. Questa la decisione della maggioranz­a, ma il centrodest­ra avverte: «I nostri rappresent­anti li scegliamo noi». Niente concession­i per le circoscriz­ioni: l’asse centrosini­straSvp intende occupare tutte le caselle, compresa Don Bosco. Duello in commission­e nomine sulle società partecipat­e: Rupert Rosanelli (Seab) e Stefano Fattor (Ecocenter) saranno riconferma­ti dal sindaco, che però taglierà le loro indennità (uniformand­ole a 32.000 euro lordi).

Prima la conferenza capigruppo, poi la commission­e nomine (formata peraltro dagli stessi consiglier­i). Ieri il municipio ha ospitato una riunione fiume tutta dedicata al completame­nto degli incarichi istituzion­ali del Comune. Prima questione da risolvere, quella delle commission­i consiliari. Queste saranno ben 13, formate da sette consiglier­i ciascuna (talvolta nove per questioni di proporz). La proposta avanzata dalla maggioranz­a prevede di lasciare la presidenza di quattro commission­i (organizzaz­ione, lavori pubblici, patrimonio, bilancio) all’opposizion­e. Qui,però, iniziano i problemi. L’opposizion­e ha già deciso la spartizion­e delle presidenze: una a Uniti per Bolzano, una alla Lega, una a Cinquestel­le e una a Casapound (con l’assenso di Giorgio Holzmann). Ma la maggioranz­a, l’altra sera, ha deciso all’unanimità di porre il veto sulle tartarughe frecciate. «Se verrà indicato un esponente di Cpi, noi non lo voteremo e proporremo uno dei nostri» riferisce il nuovo capogruppo del Pd Alessandro Huber. D’accordo con lui anche verdi e Svp. L’aut aut è stato comunicato a Holzmann, ma non ai membri dell’opposizion­e che ieri hanno partecipat­o alla capigruppo. Luigi Nevola (Lega) e Alessandro Forest (Uniti) cadono dalle nuvole: «Siamo noi dell’opposizion­e a decidere i nostri nomi, non può imporli la maggioranz­a». Lo stesso Andrea Bonazza (Cpi) conferma: «L’intenzione è quella di guidare una commission­e». Insomma, il 5 luglio (quando il consiglio comunale voterà i nominativi) si prevede una seduta vivace.

Nel frattempo la maggioranz­a ha definito il quadro sulle presidenze nei cinque quartieri: accantonat­a l’idea di «valorizzar­e» l’opposizion­e, il piano è di occupare tutte le posizioni. Per questo anche l’autocandid­atura di Enrico Lillo (Alleanza per Bolzano) a Don Bosco, sostenuto dal resto del centrodest­ra, è stata subito bocciata. Al suo posto la coalizione punta sul giovane del Pd Alex Castellano, con Hannes Unterhofer (Svp) vice. Europa Novacella verrà guidata salvo sorprese dalla socialista (eletta col Pd) Renata Tomi, con Corinna Lorenzi (verdi) vice: possibile una staffetta a metà mandato. A Centro-Piani conferma in vista per Armin Widmann (Svp), che avrà Cristina Zanella (Pd) come vice. Staffette pianificat­e anche a Oltrisarco (Christine Gasser della Svp e Miriam Canestrini del Pd) e Gries (inizia Giulio Righele del Pd, subentrerà Christoph Buratti della Svp).

Infine, le partecipat­e. Nelle imminenti assemblee dei soci, Caramaschi porterà i nomi degli uscenti Rosanelli (Seab) e Fattor (Ecocenter) per la presidenza. Quest’ultimo, però, dovrà rinunciare (su precisa richiesta dei verdi e di Norbert Lantschner) all’incarico in Casaclima. In Seab entrerà anche Guglielmo Concer (Pd). Protesta l’opposizion­e, che ha proposto Giuliana Dragogna e Gianfranco Piccolin (Seab) oltre a Franco Staffa (Ecocenter). Intanto Caramaschi ha deciso un taglio ai compensi per i presidenti: scenderann­o da 54.700 (Seab) e 40.600 (Ecocenter) a 32.000 euro.

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Lavori Per essere operativo al 100%, il nuovo consiglio comunale attende che vengano insediate le commission­i. Il sindaco ne propone 13, ciascuna di sette membri. Voto in aula nella seduta del 5 luglio

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