Corriere dell'Alto Adige

Caserma «Bosin» in via Brogliati Ora una targa ricorda gli alpini

- E. C.

BOLZANO Al suo posto oggi c’è lo svincolo di Maia Bassa della MeBo e una zona artigianal­e. La via oggi si chiama Albertina Brogliati in ricordo di una giovane che fuggì dal lager che lì si trovava. Ma lì si trovava in anni più recenti, anche la Caserma degli Alpini Leone Bosin operativa fino al 1991. Ospitava alcuni reparti logistici della Brigata Alpina Orobica e ha visto passare schiere di «najoni» che contavano quanto mancava «all’alba». Per ricordarla, il Comune di Merano, ha inaugurato ieri una targa alla presenza del vicesindac­o Andrea Rossi, dell’assessore Nerio Zaccaria e di autorità militari. Già altre caserme del circondari­o meranese sono state demolite e al loro posto sono nate strutture artigianal­i. È il caso della Caserma Grandi che si trovava nel territorio del Comune di Marlengo e della casermetta tra Merano e Sinigo che era il deposito militare dei carburanti. Resiste invece il grande complesso delle Caserme Rossi e Battisti in via Palade, già destinato tuttavia a passare alla Provincia e diventare un grande nuovo quartiere di Merano. A percorso di cessione ultimato a Merano rimarrà una sola caserma, la Polonio completame­nte ristruttur­ata.

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