Corriere dell'Alto Adige

Doppio incarico Gli ecologisti stoppano Fattor

Ecocenter, presidente confermato. Il suo ex partito e il rivale Lantschner dettano le condizioni

- Francesco Clementi

Fuoco amico, o degli ex amici, contro Stefano Fattor. Il presidente di Ecocenter verrà riconferma­to dall’assemblea dei soci, ma a una condizione: dovrà lasciare la guida dell'Agenzia Casaclima. A sollevare il caso non è l’opposizion­e, ma il suo ex partito (i verdi) dove ora milita il suo rivale Norbert Lantschner. «Ho già deciso di lasciare Casaclima a febbraio, dopo la fiera» spiega Fattor. Vendetta di Lantschner? «No comment».

BOLZANO Dagli (ex) amici mi guardi Dio, che dai nemici mi guardo io. Viene naturale pensare al vecchio adagio nel commentare la discussion­e in Comune sulle nomine. In particolar­e quella di Ecocenter: Stefano Fattor, presidente uscente, è stato designato per la riconferma. Ma a una condizione: che lasci la guida dell’Agenzia Casaclima. Singolare è che l’aut aut sia stato posto non dall’opposizion­e, ma dai verdi: ovvero l’ex partito di Stefano Fattor, dove oggi milita Norbert Lantschner, a sua volta ex Casaclima e in pessimi rapporti con l’architetto.

Il caso è stato sollevato mercoledì durante la riunione dei capigruppo. All’ordine del giorno, il rinnovo urgente dei cda di Seab e Ecocenter (la cui assemblea dei soci è in programma stamattina). Il sindaco Renzo Caramaschi, anche alla luce dei tempi strettissi­mi, ha proposto le riconferma dei presidenti uscenti (rispettiva­mente Rupert Rosanelli e Fattor), chiedendo ai consiglier­i se ci fossero obiezioni. A quel punto ha alzato la mano Tobias Planer (rappresent­ante dei verdi alla riunione), sollevando il caso Fattor. «Non poniamo veti — ha detto in sostanza —, ma qui c’è un problema di cumulo di incarichi. Dobbiamo evitare una deriva bergmeiste­riana (riferiment­o al presidente di Unibz e Fondazione Carispa, ndr)». A quel punto Caramaschi ha tagliato la testa al toro, assicurand­o che lo stesso Fattor aveva già provveduto a risolvere la questione.

L’interessat­o conferma: «Resterò alla guida di Casaclima solo fino al prossimo febbraio, in modo da onorare gli impegni organizzat­ivi relativi alla fiera Klimahouse. Poi lascerò la presidenza per concentrar­mi unicamente su Ecocenter». Nessun dubbio sulla scelta: «In questa fase ci sono partite importanti­ssime su termovalor­izzatore e teleriscal­damento, mi piacerebbe proseguire il lavoro avviato in Ecocenter». E così sarà, visto che oggi in assemblea verrà approvata la riconferma del mandato. Resta la questione del «fuoco amico» aperto proprio dai verdi contro il loro ex assessore. Forse una «vendetta» di Lantschner, nuovo leader dei verdi in Comune e nemico di Fattor ai tempi della coabitazio­ne in Casaclima (conclusa con allontanam­ento e guerra di esposti)? «No comment» taglia corto l’architetto.

Intanto la giunta ha ratificato i nomi per i due cda in scadenza. Per Ecocenter, oltre a Fattor, designato Markus Mattivi (Svp). Alla Seab confermato Rupert Rosanelli (anche lui in quota Svp) per la presidenza, assieme a Guglielmo Concer (ingegnere del Pd), Sonia Abrate (biologa dei Verdi). Gianfranco Mignoli (amministra­tivo in quota socialista). Non entrerà invece Giuliana Dragogna. «L’opposizion­e è già rappresent­ata da un consiglier­e di M5S espresso da Laives» spiega il presidente del consiglio Silvano Baratta.

Seab Opposizion­e a bocca asciutta: designati Rosanelli, Concer, Abrate e Mignoli

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Altolà Stefano Fattor

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