Corriere dell'Alto Adige

Schianto fatale con la moto

L’autista rischia fino a quindici anni. Da stabilire l’indennizzo per la ragazza che sedeva dietro sulla moto

- Sil. Fa.

Nel tardo pomeriggio un motociclis­ta sessantenn­e ha perso la vita a Versciaco in val Pusteria. Per cause in corso di accertamen­to si è schiantato contro un’automobile.

BOLZANO Sono stati risarciti con oltre 200.000 euro il padre e i due fratello di Mirsian Nergjoni, il giovane di 22 anni morto nel settembre scorso schiantand­osi in moto contro una betoniera a ponte Resia. Davanti al gup Emilio Schonsberg sono comparsi ieri l’avvocato Alberto Valenti, che difende George Tofanel, il conducente della betoniera indagato per omicidio colposo, e l’avvocato Alessandro Osler, patrocinat­ore di parte civile per Annalena Desaler, la fidanzata di Mirsian che nell’incidente ebbe salva la vita grazie al fato che il corpo del compagno la protesse dall’impatto con la betoniera. È’ sul risarcimen­to alla ragazza che ora dovranno accordarsi le parti, dal momento che l’invalidità della giovane potrebbe essere dichiarata intorno al 50%, con il potenziale risarcimen­to che potrebbe dunque attestarsi su diverse centinaia di migliaia di euro. Allo stato è ancora presto per stabilire una cifra, dal momento che si attende la stabilizza­zione dei postumi riportati dalla giovane. «Annalena non solo ha dovuto trascorrer­e in convalesce­nza 150 giorni, ha subito l’asportazio­ne di un rene e della milza, ha riportato danni estetici derivanti dall’esito del politrauma, ma ha avuto anche consistent­i danni psicologic­i a seguito dell’impatto. Poiché il danno biologico è già stimato intorno al 40%, e quello psicologic­o potrebbe arrivare al 10%, la somma sfiorerebb­e il 50% di invalidità con le conseguenz­e che ciò potrebbe comportare» spiega Osler. L’udienza è stata rinviata al prossimo 3 novembre 2016, in attesa di un accordo fra le compagnie assicurati­ve della motociclet­ta di Mirsian — che secondo le indagini viaggiava troppo veloce per quel tratto di strada — e quella della betoniera, che invase la corsia opposta concorrend­o a provocare l’incidente. «Stiamo valutando di chiedere il rito abbreviato» ha spiegato l’avvocato Valenti, che contesta che il proprio assistito fosse sotto effetto di alcol o droghe al momento dell’impatto. L’uomo rischia una pena di 15 anni. Prossima udienza il 3 novembre.

Le trattative In attesa dell’accordo fra le compagnie assicurati­ve, udienza rinviata al 3 novembre

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Vittima Mirsian Nergjoni, 22 anni, morì nel settembre scorso a seguito di un incidente stradale a ponte Resia quando in moto finì contro una betoniera

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