Koler: «Oggi sui ragazzi pesano troppe aspettative Rischio inadeguatezza»
Le aspettative che spesso i ragazzi non riescono a soddisfare e una società che «pretende sempre più» possono essere alcuni dei motivi che portano alla depressione, secondo Peter Koler, responsabile di Forum Prevenzione, da anni a contatto coi giovani soprattutto in tema di dipendenze.
Koler, quali sono i fattori che possono portare i ragazzi a stati depressivi?
«Soprattutto tra i più giovani sarebbe fondamentale sentirsi accolti, capiti e ben integrati ma è sempre più difficile che ciò avvenga in queste società postmoderne. In confronto alla generazione passata, quella attuale deve affrontare sfide che si sono a dir poco moltiplicate, devono gestire se stessi, i media, la scuola: funzionare a tutti i livelli diventa un grande compito e “se lo fallisco, non mi realizzo, non sono all’altezza” e ciò può causare uno stato depressivo».
Che strumenti usare per prevenire il sopraggiungere di questi stati?
«Gli strumenti sono sempre gli stessi: bisogna relazionarsi con loro, trovare modi e sistemi per farli crescere bene, farli sentire a loro agio. I compiti degli adulti alla fine sono quelli di cercare o creare soluzioni affinchè i ragazzi possano avere relazioni alla pari con i loro coetanei, con gli adulti, con gli insegnanti».
Ci sono troppe pretese, alla base?
«Sicuramente, e bisognerebbe abbassarle un po’ forse: sui giovani ci sono sempre grandi aspettative per il fatto che riescano al meglio in tutto ciò che fanno, che portino le medaglie che non abbiamo portato noi. Bisogna ridimensionare un po’ tutto il contesto e capire che si tratta di persone non ancora completamente sviluppate, ma vulnerabili».
La vulnerabilità può portare anche alle dipendenze: e qui entrate in campo voi di Forum Prevenzione...
«Certo, ma le dipendenze devono essere suddivise: ci sono quelle in ambito ricreativo, ovvero l’uso di sostanze che vengono assunte per avere esperienze speciali che si pensa possano aiutare a crescere. Poi ci sono le dipendenze funzionali, che sono create da quelle sostanze che vengono usate perché si pensa possano aiutare a superare un disagio. Diciamo che queste vanno di pari passo con gli stati depressivi».
Stati depressivi che in alcuni casi possono sfociare anche nel suicidio?
«Sicuramente, è un tema molto importante su cui però purtroppo vige ancora troppa omertà. C’è uno stretto collegamento tra dipendenza e depressione, ma anche tra depressione e suicidio o tentato suicidio: questo aspetto meriterebbe più attenzione da parte di tutti perché è un fenomeno più pericoloso di quanto non si pensi».
L’accusa «Su questi temi c’è ancora omertà, tutti devono fare la propria parte»