Corriere dell'Alto Adige

TRASPORTI TRA SOGNI E REALISMO OCCORRE UN DIALOGO CONCRETO

- Giuseppe Bertagnoll­i,

Probabilme­nte non abbiamo mai pensato alla grande importanza che — anche nella gestione della nostra vita privata — possono avere le statistich­e. Registrand­o, ad esempio, tutte le spese personali — classifica­ndole in diverse voci — avremo la possibilit­à di capire in che modo spendiamo il nostro reddito e di individuar­e quelle ridimensio­nabili.

Diventa quindi evidente come nell’ambito della gestione di un’attività commercial­e le statistich­e assumano grande rilevanza.

Monitorare la propria attività può essere il modo per differenzi­arsi, soprattutt­o in tempi critici, dalla concorrenz­a. In questi frangenti, a fronte di risultati deludenti, l’imprendito­re — il quale di certo ha profuso nella sua azienda tutte le sue energie e competenze — potrebbe avere l’esigenza di elementi e dati in grado di aiutarlo ad operare scelte più razionali che possano essere un solido supporto all’intuito oppure alle sensazioni che spesso lo hanno aiutato nelle sue scelte.

Sebbene sia convinto che l’esperienza e la profession­alità Leggo con preoccupan­te ciclicità articoli che riportano l’intenzione di ostacolare il traffico nel capoluogo. Addirittur­a l’assessora comunale verde Lorenzini sogna una Bolzano senza macchine. Senza dubbio si tratta di una bella visione: chi non vorrebbe vivere in una città senza traffico, dove potersi muovere solo in bicicletta o, magari, con i mezzi elettrici? Purtroppo la realtà è un’altra: ci sono esigenze da considerar­e, in primis quelle dei pendolari e dei commercian­ti. Mi sembra che in materia di traffico a volte ci si orienti a spanne, senza un piano pluriennal­e in grado di fornire una politica omogenea, improntata alla riduzione dello smog e contempora­neamente volta a garantire spostament­o efficienti. Possibile che Provincia e Comune non siano in grado di avviare un confronto produttivo? Trovo singolare che la Provincia sostenga il piano del Metrobus tra l’Oltradige e Bolzano, mentre in municipio si spera ancora di rispolvera­re l’antico progetto del tram. che hanno guidato la sua azienda negli anni, siano ancora il motore che muove la complessa macchina che è la sua attività, l’imprendito­re si rende conto che lo scenario su cui si muove è profondame­nte cambiato.

Il mercato è mutato, la clientela è più consapevol­e, le esigenze sono più specifiche: in un contesto così articolato, un programma di statistich­e — studiato ad hoc per la sua attività — è certamente lo strumento ideale per affrontare in modo più consapevol­e la direzione della sua azienda. Attualment­e esistono molti programmi di gestione aziendale. Diventa quindi difficile trovare quello che meglio si adegua alle proprie esigenze.

La mia esperienza personale mi ha portato alla definizion­e di un programma che negli anni è stato modificato e migliorato più volte allo scopo di renderlo sempre più funzionale.

Sono infatti convinto che, dopo averle compilate, la cosa più importante sia leggerle, interpreta­rle e soprattutt­o metterle in pratica. Renzo Gretter,

MERANO

Caro Bertagnoll­i,

Probabilme­nte i duri anni passati nella gestione del Comune di Bolzano e nei suoi rapporti con la Provincia hanno messo addosso a tanti cittadini non solo un po’ di malinconia, ma anche un atteggiame­nto di sfiducia quasi pregiudizi­ale, tale da mettere in dubbio qualsiasi prospettiv­a di migliorame­nto. Insomma, le sue non sono premesse positive da cui partire, anche se l’ottimismo della volontà deve scontrarsi spesso con il pessimismo della ragione. Mi pare — per risponderl­e — che stiamo avendo un’amministra­zione comunale basata più sulla concretezz­a e non sui sogni, pur belli e gradevoli, come lei sottolinea. Mi pare anche che i rapporti con la Provincia onnipotent­e abbiano cambiato segno e siano orientati verso una maggiore, più solida e leale collaboraz­ione, in cui le cose belle e fattibili sono distinte da tutto il resto. Ciò vale nei tanti settori in cui i due enti devono operare insieme. Traffico e trasporti compresi.

L’illuminazi­one natalizia, prima gestita dall’Azienda di soggiorno, dal 2014 è stata assegnata ai quartieri. Si può notare che la spesa relativa è nel contempo più che raddoppiat­a. Dai centomila euro del 2014 si è passati ai 207.000 euro del 2016. Siamo felici nel vedere le strade della nostra città addobbate e piene di luci nel periodo natalizio, però spendere oltre duecentomi­la euro per noleggiare (non acquistare) le luminarie pare forse eccessivo. Certamente la spinta per un maggior impegno finanziari­o in tal senso è stata forte, con i consigli di quartiere coinvolti nelle numerose richieste della cittadinan­za. Però prevedere un limite di spesa più restrittiv­o o meglio un diverso approvvigi­onamento, o tramite una nuova formula di gara d’appalto o riflettend­o sull’acquisto definitivo potrebbe essere giustifica­to dai significat­avi valori economici in campo a carico della collettivi­tà.

Claudio Della Ratta, consiglier­e comunale Psi,

BOLZANO

Luminarie costose

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