TRASPORTI TRA SOGNI E REALISMO OCCORRE UN DIALOGO CONCRETO
Probabilmente non abbiamo mai pensato alla grande importanza che — anche nella gestione della nostra vita privata — possono avere le statistiche. Registrando, ad esempio, tutte le spese personali — classificandole in diverse voci — avremo la possibilità di capire in che modo spendiamo il nostro reddito e di individuare quelle ridimensionabili.
Diventa quindi evidente come nell’ambito della gestione di un’attività commerciale le statistiche assumano grande rilevanza.
Monitorare la propria attività può essere il modo per differenziarsi, soprattutto in tempi critici, dalla concorrenza. In questi frangenti, a fronte di risultati deludenti, l’imprenditore — il quale di certo ha profuso nella sua azienda tutte le sue energie e competenze — potrebbe avere l’esigenza di elementi e dati in grado di aiutarlo ad operare scelte più razionali che possano essere un solido supporto all’intuito oppure alle sensazioni che spesso lo hanno aiutato nelle sue scelte.
Sebbene sia convinto che l’esperienza e la professionalità Leggo con preoccupante ciclicità articoli che riportano l’intenzione di ostacolare il traffico nel capoluogo. Addirittura l’assessora comunale verde Lorenzini sogna una Bolzano senza macchine. Senza dubbio si tratta di una bella visione: chi non vorrebbe vivere in una città senza traffico, dove potersi muovere solo in bicicletta o, magari, con i mezzi elettrici? Purtroppo la realtà è un’altra: ci sono esigenze da considerare, in primis quelle dei pendolari e dei commercianti. Mi sembra che in materia di traffico a volte ci si orienti a spanne, senza un piano pluriennale in grado di fornire una politica omogenea, improntata alla riduzione dello smog e contemporaneamente volta a garantire spostamento efficienti. Possibile che Provincia e Comune non siano in grado di avviare un confronto produttivo? Trovo singolare che la Provincia sostenga il piano del Metrobus tra l’Oltradige e Bolzano, mentre in municipio si spera ancora di rispolverare l’antico progetto del tram. che hanno guidato la sua azienda negli anni, siano ancora il motore che muove la complessa macchina che è la sua attività, l’imprenditore si rende conto che lo scenario su cui si muove è profondamente cambiato.
Il mercato è mutato, la clientela è più consapevole, le esigenze sono più specifiche: in un contesto così articolato, un programma di statistiche — studiato ad hoc per la sua attività — è certamente lo strumento ideale per affrontare in modo più consapevole la direzione della sua azienda. Attualmente esistono molti programmi di gestione aziendale. Diventa quindi difficile trovare quello che meglio si adegua alle proprie esigenze.
La mia esperienza personale mi ha portato alla definizione di un programma che negli anni è stato modificato e migliorato più volte allo scopo di renderlo sempre più funzionale.
Sono infatti convinto che, dopo averle compilate, la cosa più importante sia leggerle, interpretarle e soprattutto metterle in pratica. Renzo Gretter,
MERANO
Caro Bertagnolli,
Probabilmente i duri anni passati nella gestione del Comune di Bolzano e nei suoi rapporti con la Provincia hanno messo addosso a tanti cittadini non solo un po’ di malinconia, ma anche un atteggiamento di sfiducia quasi pregiudiziale, tale da mettere in dubbio qualsiasi prospettiva di miglioramento. Insomma, le sue non sono premesse positive da cui partire, anche se l’ottimismo della volontà deve scontrarsi spesso con il pessimismo della ragione. Mi pare — per risponderle — che stiamo avendo un’amministrazione comunale basata più sulla concretezza e non sui sogni, pur belli e gradevoli, come lei sottolinea. Mi pare anche che i rapporti con la Provincia onnipotente abbiano cambiato segno e siano orientati verso una maggiore, più solida e leale collaborazione, in cui le cose belle e fattibili sono distinte da tutto il resto. Ciò vale nei tanti settori in cui i due enti devono operare insieme. Traffico e trasporti compresi.
L’illuminazione natalizia, prima gestita dall’Azienda di soggiorno, dal 2014 è stata assegnata ai quartieri. Si può notare che la spesa relativa è nel contempo più che raddoppiata. Dai centomila euro del 2014 si è passati ai 207.000 euro del 2016. Siamo felici nel vedere le strade della nostra città addobbate e piene di luci nel periodo natalizio, però spendere oltre duecentomila euro per noleggiare (non acquistare) le luminarie pare forse eccessivo. Certamente la spinta per un maggior impegno finanziario in tal senso è stata forte, con i consigli di quartiere coinvolti nelle numerose richieste della cittadinanza. Però prevedere un limite di spesa più restrittivo o meglio un diverso approvvigionamento, o tramite una nuova formula di gara d’appalto o riflettendo sull’acquisto definitivo potrebbe essere giustificato dai significatavi valori economici in campo a carico della collettività.
Claudio Della Ratta, consigliere comunale Psi,
BOLZANO
Luminarie costose