Duce a cavallo depotenziato Installazione, tutto pronto
La Provincia: entro gennaio la frase di Arendt sul bassorilievo. Partiti divisi
Manca l’ultimo ok dalla commissione degli Insiemi e poi il via libera al progetto di «copertura» del bassorilievo mussoliniano in piaza Tribunale sarà totale. Secondo la Provincia, i lavori per creare l’allestimento con la frase di Hannah Arendt potrebbero addirittura essere ultimati già all’inizio del prossimo anno. Ma intanto i partiti restano divisi sul progetto.
BOLZANO All’inizio del nuovo anno, la scritta di Hannah Arendt che recita «Nessuno ha il diritto di obbedire» verrà posizionata (salvo intoppi) sulla facciata degli uffici finanziari di fronte al tribunale.
Dopo un periodo piuttosto lungo di gestazione, infatti, è in vista il «depotenziamento» del rilievo con il Duce a cavallo che si trova appunto sulla facciata degli uffici finanziari. Come ha dichiarato nei giorni scorsi il vicesindaco Christoph Baur, infatti, il via libera ai lavori è al vaglio di una commissione di tecnici e manca ancora l’ok dalla Commissione per gli Insiemi. Entro breve le carte dovrebbero essere pronte e potrebbe così partire la gara d’appalto per aggiudicarsi l’installazione sopra il manufatto di Hans Piffrader della scritta di Hannah Arendt. Un aforisma nato in sostanza — secondo le comuni riletture — per reagire a coloro che, dopo essersi macchiati di atrocità ebbero a giustificarsi dicendo che «eseguivano solo degli ordini».
«Siamo molto soddisfatti, visto che abbiamo seguito il progetto fin dall’inizio — è il commento di Daniel Bedin, direttore dell’Ufficio manutenzione opere edili della Provincia — è chiaro che partire con l’installazione per noi significa fare un appalto che in questo caso avrà tempi un po’ più ristretti del normale perché l’importo è abbastanza modesto dato che parliamo di circa 290.000 euro, cifra lorda deliberata dalla giunta. Una volta fatta la gara vedremo chi sarà l’impresa vincitrice, si firmerà un contratto e partiremo con i lavori. In realtà, le nostre intenzioni erano quelle di partire in autunno, quindi proprio in questi giorni: è chiaro che poi, essendosi un po’ dilungata le procedura di attuazione, cercheremo di partire il prima possibile».
Come sottolinea Bedin, per la procedura di gara e per la stipula del contratto saranno necessari dai 30 ai 45 giorni. «Sarebbe realistico dire — prosegue il direttore dell’Ufficio manutenzione — se arriva l’ultimo via libera dal Comune, che tra 45 giorni potremmo già avere l’impresa disponibile a procedere con i lavori. La cosa più complicata di questo iter era trovare l’assenso di tutti gli enti coinvolti: una volta ottenuti quelli e trovata l’impresa, dobbiamo contare circa altri 45 giorni per la realizzazione dell’installazione. Insomma, se tutto procede al meglio, all’inizio dell’anno nuovo la scritta di Hannah Arendt potrebbe essere apposta sulla facciata degli uffici finanziari di fronte al tribunale di Bolzano».
Soddisfatto l’assessore alla cultura, Sandro Repetto: «L’obiettivo fondamentale di questi lavori è la storicizzazione dei monumenti — spiega Repetto — depotenziandoli sotto il profilo del significato. Il mondo sta viaggiando già verso un depotenziamento di questi simboli, però è fondamentale storicizzarli». Voce fuori dal coro, quella del neo membro della Commissione edilizia, Mario Tagnin, secondo cui lavori di questo genere sono “semplicemente ridicoli”: «Per me questioni come questa sono assolutamente inutili — afferma Tagnin — si tratta di scelte che interessano solo la politica, non la gente comune che ha ben altro tipo di problemi. Sono problemi marginali, che diventano ridicoli se paragonati ad altre questioni per cui si fa fatica a trovare soldi».