Edilizia, trend positivo Le nuove costruzioni aumentano del 9,4%
L’Astat: il settore vive segnali di ripresa. Il risvolto negativo: calano nella stessa misura gli ampliamenti
BOLZANO Aumentano i permessi per costruire nuove case: secondo i dati Astat relativi al 2015, la percentuale di aumento sfiora il 9,4%, mentre viene registrato un calo per quanto riguarda gli ampliamenti, che segnano un -8%.
Le abitazioni previste dai permessi di costruire sono 2.457, in aumento del 14,2%. Complessivamente, sono più di 600.000, di quasi la metà classificate come abitazioni, le unità immobiliari presenti in Alto Adige: i numeri sono contenuti nel volume «Attività edilizia e mercato immobiliare in provincia di Bolzano 2015». Al momento della rilevazione, il patrimonio immobiliare altoatesino ammontava a 607.228 unità immobiliari, per il 45,7% classificate come abitazioni. Il 2015 ha visto un miglioramento della situazione del comparto edilizio, soprattutto in virtù dell’aumento dei permessi di costruire ritirati dai beneficiari per nuove costruzioni residenziali. I valori degli immobili ad uso abitativo rimangono stabili nel comune di Bolzano, mentre sono in leggero aumento nel resto della provincia: i valori oscillano tra i 3.823 e 5.031 euro al metro quadrato e in media tra 2.535 e 3.527 euro al metro quadrato nel resto della Provincia. I valori massimi sono superiori a 4.000 euro al metro quadrato in 17 comuni; i canoni delle locazioni ammontano a 11-15 euro al metro quadrato al mese a Bolzano e a 7-10,5 euro al metro quadrato nel restante territorio altoatesino. In calo, i valori di Bolzano.
«Ciò che emerge — commenta il presidente della Provincia Arno Kompatscher — è che un settore in crisi e che presentava numeri negativi dal 2007, mostra finalmente un trend in crescita. E questo già a partire dal 2015. Per l’anno in corso ci aspettiamo dati ulteriormente positivi». Per la prima volta dal 2007, infatti, lo studio dell’Astat registra che le ore di lavoro nell’edilizia sono cresciute del 2,4% raggiungendo, nell’anno 2015, quota 14,6 milioni, e l’aumento si riverbera anche sul numero dei lavoratori attivi nell’industria edilizia, cresciuti del 2,9%.
Il mercato Nel capoluogo il valore degli immobili a uso abitativo oscilla tra i 3.800 e i 5.000 euro