Controlli fiscali transfrontalieri L’Alto Adige c’è
Agenzia delle entrate, accordo Italia-Germania. Via alle verifiche congiunte
BOLZANO Alto Adige, Lombardia, Veneto. Il progetto pilota parte da qui. L’obiettivo è presto detto: «Rafforzare la cooperazione amministrativa in materia fiscale attuando verifiche congiunte presso contribuenti appartenenti allo stesso gruppo d’imprese». È quanto si legge nel «Memorandum of Understanding» (in acronimo MoU) firmato a fine luglio dal direttore centrale accertamento dell’Agenzia delle Entrate, Aldo Polito e dal capo del dipartimento fiscale del ministero delle finanze Bavarese, Eckehard Schimdt. L’accordo Italia-Germania ora entra nella fase operativa e coinvolge attivamente l’Agenzia delle Entrate di Bolzano.
L’ultimo passo, propedeutico al via libera dei controlli transfrontalieri, s’è compiuto il 23 settembre. Poche settimane fa, infatti, è stata aperta ufficialmente nella sede del Tax international centre di Monaco di Baviera la sede dell’Agenzia delle Entrate situata più a nord. Il direttore centrale accertamento, Aldo Polito e il ministro delle finanze bavarese, Markus Söder, hanno così consolidato la cooperazione tra le due amministrazioni fiscali.
Il precedente incontro s’era tenuto in luglio a Milano, in occasione del quale l’amministrazione bavarese aveva aperto la propria sede a Milano e, con la firma del Memorandum of Understanding, era stato stretto il patto di cooperazione sulle verifiche fiscali transfrontaliere tra l’Agenzia delle Entrate e il Fisco bavarese. Il progetto, si legge negli intenti, «punta a creare un sistema fiscale più equo».
Nel dettaglio, i funzionari delle autorità fiscali — italiana e tedesca — analizzeranno insieme i temi di rilevanza transnazionale al fine di evitare per il futuro doppie imposizioni e lunghe procedure amichevoli.
La prima fase s’è concretizzata nel progetto «Joint audit» che consente di attuare verifiche congiunte (joint-simultaneous audit, tecnicamente) nei confronti di contribuenti appartenenti allo stesso gruppo di imprese con sedi in Italia e in Baviera. Durante la fase pilota, che ha coinvolto il Veneto e la Baviera, sono partiti i controlli fiscali coordinati.
Adesso si entra nella fase concreta, allargando la partnership a Lombardia e Alto Adige. Nello specifico, è stato definito un piano di verifiche congiunte per il 2016-2017 allo scopo, tra l’altro, «di ridurre gli oneri amministrativi per i contribuenti, incrementare e rendere maggiormente efficaci gli strumenti di cooperazione amministrativa, diminuire il numero di procedure amichevoli per definire casi di doppie imposizioni “Map” (ossia Mutual Agreement Procedure), contrastare le pratiche aggressive “Atp” (Aggressive Tax Planning) nonché i fenomeni di erosione della base imponibile».
Tradotto: agevolazioni per i contribuenti, da una parte, ma anche controlli su eventuali anomalie.
Campi d’intervento Nella fase sperimentale sono state analizzate le posizioni delle aziende con filiali nei due Paesi