Corriere dell'Alto Adige

RAFFORZARE IL PROGETTO EUREGIO PER VALORIZZAR­E L’AUTONOMIA

- Tommaso Marangoni,

Sono tempi duri per la nostra terra. Assistiamo a cambiament­i a livello internazio­nale e nazionale che avranno ripercussi­oni anche sulla nostra provincia e che potremo in minima parte influenzar­e. Pensiamo al referendum costituzio­nale e alle elezioni presidenzi­ali in Austria, a quel 4 dicembre che ci pone a un bivio: rafforzare lo spirito europeo e ripartire, oppure fare un salto nel vuoto. La nostra autonomia potrà resistere e rafforzars­i solo se viene considerat­a in un contesto europeo. L’Euregio in tal senso offre un’opportunit­à di dialogo mai avuta prima tra le amministra­zioni dei tre territori e, ancora di più, tra i propri cittadini. È chiara la necessità di colmare il gap con questi ultimi per acquisire una sempre maggiore credibilit­à. Senza dimenticar­e che il potere d’azione dell’Euregio resta limitato e, trattandos­i di cooperazio­ne transfront­aliera, non si sostituisc­e agli Stati nazionali. Comunque sia, il progetto Euregio rappresent­a nel suo piccolo un passo verso un futuro fatto di sinergie sempre piu strette che riguardano soprattutt­o le attività per i giovani, il settore della ricerca universita­ria e le collaboraz­ione nel mondo del lavoro, a cui io stesso ho avuto occasione di partecipar­e. All’interno del nuovo statuto di autonomia che le due Consulte stanno elaborando, nonostante tutte le divergenze e le tensioni politiche, è essenziale allora individuar­e una posizione univoca su un tema fondamenta­le come l’Euregio e l’Europa, due argomenti fondamenta­li che ci consentono di guardare oltre i confini della realtà locale e sentirci finalmente cittadini euroregion­ali ed europei.

Caro Marangoni,

sottoscriv­o la sua lettera e le sue consideraz­ioni dalla prima all’ultima riga. Noi — terra di confine e plurilingu­e — abbiamo più che mai bisogno di Europa e di quella sana cooperazio­ne transfront­aliera che la stessa Europa auspica, sollecita e appoggia. L’Euregio rappresent­a uno strumento appropriat­o che con lungimiran­za è stato costruito e che deve poter operare al meglio. Inserire tale forma di cooperazio­ne nel nuovo Statuto di autonomia è dunque non solo opportuno ma necessario. Anche in ciò l’Alto Adige/Südtirol deve diventare modello esemplare e costruire su questa esemplarit­à la propria forza.

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