Corriere dell'Alto Adige

Portland, la «Bella stagione» tra testi locali e teatro civile

Programma in due filoni. Si inizia con le migrazioni di Esodo

- Maddalena Vialli

Due filoni dedicati al teatro contempora­neo e alla produzione locale per una stagione che si annuncia di tutto spessore. Si può riassumere così il calendario del Teatro Portland.

Oppure con gli aggettivi cardine del lavoro. «Responsabi­lità, urgenza e territorio»: queste le parole che sono state ripetute più volte da Andrea Brunello ieri durante la presentazi­one de «La bella stagione» del Teatro Portland, alla quale è intervenut­o anche l’assessore alla Cultura del Comune di Trento Andrea Robol. Quest’anno la rassegna del Teatro Portland è composta da due filoni: «TrentOOltr­e» e «PortlandDo­c». Dal 2004 «TrentrOOlt­re» propone una selezione fra i più importanti ed interessan­ti spettacoli di teatro civile e della contempora­neità della scena nazionale, «PortlandDo­c» invece è una finestra speciale sulla produzione teatrale trentina.

Si parte il 28 ottobre con La Confratern­ita del Chianti e il loro Esodo, spettacolo che affronta il tema millenario delle migrazioni. L’11 novembre sarà poi il turno di Così tanta bellezza de La danza immobile/Teatro Binario 7 con Corrado Accordino. Il 16 novembre la compagnia Spazio elementare della Vallarsa, guidata da Carolina De La Calle Casanova, presenterà Depero e Rosetta, una storia futurista, incentrato sulla storia d’amore dell’artista roveretano e il suo rapporto con l’arte, l’incomprens­ione e la difficoltà di affermarsi. Il 25 novembre tornerà quindi a Trento Pale blue dot. Piccolo pallino blu della compagnia Arditodesi­o, spettacolo vincitore del premio Nuova scena Trento nel 2015. Il 2 dicembre sarà il turno di Fatti a pezzi della compagnia trentina Rifiuti Speciali con la regia di Maura Pettorusso. La compagnia Teatro dell’Argine chiuderà l’anno con Liberata, in scena il 16 dicembre, uno spettacolo corale di fortissimo impatto visivo che affronta il tema drammatico della violenza domestica.

La stagione ripartirà dopo una lunga pausa, («a cui è destinato un bellissimo progetto di cui però ancora non possiamo dirvi nulla») il 2 febbraio con l’attrice Monica Faggiani che porterà in scena Questa sono io, intenso monologo sulle regole dello spettacolo e il ruolo della donna. Venerdì 17 febbraio sarà invece il turno di Anamnesi del Teatro della Caduta. Il 24 il Portland ospiterà Testastort­a della compagnia milanese Chronos 3 mentre il 10 marzo sarà Chiara Benedetti di Aria Teatro a calcare il palcosceni­co con la produzione Tempo orfano. Chiuderà «La bella stagione» il 24 marzo con Come un granello di sabbia della compagnia Mama Chuma, basato sulla storia vera di un uomo incarcerat­o per vent’anni seppure innocente. Tutti gli spettacoli si svolgerann­o al Teatro Portland con inizio alle 21 e saranno accompagna­ti da una degustazio­ne di vini. Biglietto intero a 12 euro.

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Sul palco «Così tanta bellezza» di Accordino, La Danza immobile Teatro Binario7

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