Passa la legge Omnibus Provincia, più risorse
Anche gli avanzi di amministrazione saranno spendibili. Rischio ricorsi
BOLZANO Via libera alla legge omnibus e apure alla variazione di bilancio. In consiglio provinciale è stata una giornata intensa con l’approvazione di ben due leggi su cui non sono venuti a mancare vivaci battibecchi.
La questione più ingarbugliata era la legge omnibus. Trentanove articoli che intervengono in altrettanti settori e che, in alcuni casi, contengono novità di rilievo. Come ad esempio l’articolo 33 — approvato senza discussione e senza voti contrari — che disciplina i rapporti finanziari con lo Stato. In esso si stabilisce che la Provincia «considerata la dichiarata esaustività dei concorsi agli obiettivi di finanza pubblica» potrà impiegare integralmente tutte le risorse «inclusi l’avanzo di amministrazione e il fondo vincolato di entrata e di spesa. La partita vale diverse decine di milioni di euro che finora non potevano essere spesi per effetto del patto di stabilità. A luglio Trento aveva fatto una manovra analoga ma nei giorni scorsi è arrivato l’altolà del consiglio dei ministri che ha impugnato la variazione di bilancio mandando su tutte le furie il presidente trentino Ugo Rossi. Ora anche Bolzano rischia di venerdì impugnata la norma e, se così sarà, i rapporti tra governo e autonomie rischiano di raffreddarsi parecchio. Rossi ha già minacciato di chiedere ai parlamentari trentini di votare contro la legge di stabilità, se anche l’Svp dovesse decidere di fare lo stesso il governo si ritroverebbe in seria difficoltà, specialmente al Senato dove i 17 voti del gruppo per le Autonomie sono preziosissimi.
Discussione vivace invece sull’articolo 21 sulla manutenzione delle fermate degli autobus e pure sull’articolo 6 che istituisce l’Agenzia della comunicazione. L’opposizione ha chiesto chiarimenti sugli emendamenti presentati dalla maggioranza ma alla fine l’articolo è stato approvato. Bocciato però l’articolo di Brigitte Foppa che proponeva che almeno la metà dei contratti fosse a tempo indeterminati invece che di cinque anni, ovvero pari alla durata della legislatura. In questo modo la giunta conta di risolvere l’anomalia dell’ufficio stampa dove tutti i giornalisti lavorano con contratti precari che vengono rinnovati di anno in anno.
Nel pomeriggio invece è stato approvato il disegno di legge con la variazioni al bilancio di previsione d per gli esercizi 2016, 2017 e 2018. Il vicepresidente Richard Theiner ha chiarito che si tratta purtroppo della quinta variazione al bilancio, accompagnata da una serie di tabelle che indicano chiaramente gli storni. «La maggior parte delle variazioni sono tecnico-amministrative e storni al fondo di riserva, in quanto altrimenti, con l’armonizzazione dei bilanci, in caso di emergenza non sarebbero altrimenti possibili ulteriori storni» ha chiarito Theiner.
Assieme al disegno di legge è stato approvato anche un ordine del giorno di Elena Artioli (Team Autonomie) che impegna la giunta ad istituire percorsi formativi che offrano un approccio professionale al fundraising e alla gestione manageriale per le organizzazioni non profit che operano nel settore culturale.
Lo scontro La norma trentina è stata già impugnata All’Alto Adige potrebbe accadere lo stesso