Il ministro Costa riceve la Carta di Udine «Autonomie garantite anche nella riforma»
BOLZANO Un impegno per il sistema delle autonomie, a iniziare dalla revisione dello Statuto con l’intesa.
Il presidente altoatesino Arno Kompatscher ha sottoscritto ieri sera a Udine — assieme alla presidente del Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani, al presidente della Provincia di Trento Ugo Rossi e all’assessore alle riforme della Sardegna, Gianmario Demuro — la cosiddetta «Carta di Udine». Il documento sul futuro delle autonomie nel tessuto della Costituzione è stato poi consegnato al ministro per gli affari regionali e le autonomie Enrico Costa, presente nel capoluogo friulano.
Nella discussione sulla riforma costituzionale — hanno sottolineato Kompatscher, Serracchiani e Rossi — questo memorandum «prefigura un impegno forte per il sistema delle autonomie speciali a cominciare dalla procedura di revisione dello Statuto con lo strumento dell’intesa, per cogliere fino in fondo le opportunità della riforma, se sarà realizzata». Per i Presidenti si pone come un punto di partenza per le riforme, «che dovrà essere un percorso di una revisione senza arretramenti e arroccamenti».
Il presidente Kompatscher ha sottolineato in particolare l’importanza dell’introduzione del principio dell’intesa con il Governo attraverso l’istituzione di un tavolo paritetico. Questo anche se un’intesa che per la Provincia di Bolzano, ha ricordato, è già prevista sul piano del diritto internazionale e dell’Accordo DegasperiGruber siglato esattamente 70 anni fa: «L’intesa può essere interpretata come strumento forte, altrimenti non avrebbe senso e per quanto ci riguarda violerebbe accordi internazionali. Tante cose sono da aggiornare: è cambiata la società, è cambiato il quadro giuridico internazionale», ha concluso Kompatscher.
Uniti Patto con Trentino, Sardegna e Friuli