«Centrali, corsa folle alla costruzione» Rienzner replica: «È vero il contrario»
BOLZANO Botta e risposta. In una nota la Federazione Pesca Alto Adige constaterebbe una «folle corsa alla costruzione di centrali idroelettriche», in seguito a cui gli interessi dei gestori degli impianti altoatesini «verrebbero ulteriormente favoriti, ponendo in secondo piano la tutela delle acque, nonostante la normativa nazionale ed europea, come la direttiva quadro». A tale proposito, l’Unione Energia Alto Adige (Sev) rileva che è impossibile parlare di una «corsa continua alla costruzione», mentre è vero esattamente il contrario. «Da lungo tempo non vengono rilasciate nuove concessioni per centrali idroelettriche e, pertanto, lo sviluppo di nuovi impianti in Alto Adige, anche a causa dell’inattività dei responsabili politici, sta vivendo una fase di stallo», ha affermato il direttore di Sev, Rudi Rienzner. In base ai dati forniti dall’Ufficio elettrificazione, rimarca ancora Sev, a dicembre 2015, erano operative complessivamente 1005 centrali idroelettriche, mentre lo stesso dato, nel 2013, si attestava a 996 unità, come emerge da un progetto del Tavolo di esperti sull’energia.