Parchi, niente militari contro la criminalità Bocciata l’idea leghista
Nella città di Bolzano non ci saranno militari dell’Esercito a presidiare la sicurezza di zone come il parco Stazione, conosciuta ai più come zona di spaccio, transito di migranti disperati, risse e minacce a chi ci lavora. Lo ha deciso a maggioranza il consiglio comunale bocciando la mozione leghista proposta dai consiglieri Filippo Maturi, Kurt Pancheri e Luigi Nevola.
BOLZANO Nel capoluogo altoatesino non ci saranno militari dell’Esercito a presidiare la sicurezza di zone come il parco Stazione, conosciuta ai più come zona di spaccio, transito di migranti disperati, risse e minacce a chi ci lavora.
Lo ha deciso a maggioranza il consiglio comunale bocciando la mozione leghista proposta dai consiglieri Filippo Maturi, Kurt Pancheri e Luigi Nevola. I tre — sulla falsariga dell’operazione «Strade sicure» che vede presidiare altre città d’Italia — proponevano alla giunta comunale di prendere contatti con le autorità militari per garantire la presenza fissa di pattuglie nelle zone più «critiche della città.
Su 29 votanti i No sono stati 14: oltre al sindaco Caramaschi, per il Pd hanno votato contro il documento, Andriollo, Huber, Baratta, Huber e Repetto; per la Svp, Baur, Kofler Peintner, Seehauser e Ramoser; per i Verdi Lorenzini, Rabini, Planer. Contrari anche Mastella (Io sto con Bolzano).
I favorevoli invece sono stati 9: Della Ratta (Pd); i CasaPound Bonazza, Puglisi Ghizzi e Trigolo; i leghisti Vettori e Maturi; per il Centrodestra Uniti per Bolzano Forest, Caruso e Giovannetti.
Gli astenuti sono stati sei: Bonvicini (Civica per Caramaschi), gli Svp Hofer, Walcher, Warasin e Konder, oltre che Visigalli del Pd.
Un voto un po’ «anomalo», anche perché in passato anche membri della maggioranza si erano manifestati abbastanza possibilisti sull’ipotesi di coinvolgere i militari per garantire maggiore sicurezza in città.
Tra essi, tutto sommato, c’era stato anche l’assessore Sandro Repetto, che però poi ha votato no: «Da allora, come ha spiegato il sindaco in Aula sono cambiate un po’ di cose — spiega Repetto — le autorità, dalla prefettura alla questura, hanno spiegato chiaramente come secondo loro non ci sia bisogno di una soluzione del genere e che il livello dei controlli bastano. E se da una parte non occorre una militarizzazione della città, dall’altra di certo non ci fermeremo a lavorare sulla prevenzione , per esempio con politiche sociali nei quartieri».
La votazione Tanti astenuti nella mozione targata Lega Della Ratta (Pd) ha votato con la Destra