Bizzo e Pichler Rolle: un esempio Holzmann: riunificò il capoluogo
Cordiglio unanime nel mondo della politica bolzanina per la morte dell’ingegner Michele Lettieri.
«La città di Bolzano gli deve molto — ha sottolineato Elmar Pichler Rolle, ex vicesindaco Svp — io conoscevo bene suo fratello Cesare. Per spiegare meglio l’importanza del suo progetto di bonifica dei Prati del Talvera basta pensare che una volta, mentre ero vicesindaco, vennero a trovarmi due assessori di Parma che volevano realizzare un progetto simile anche da loro e venivano ad informarsi. Bisogna anche dire che negli anni 70 le cose andavano diversamente, per fortuna aggiungo io, da come vanno al giorno d’oggi: le cose si facevano, invece oggi ci sono movimenti politici che stopperebbero anche questo progetto dicendo che forse in questi luoghi vivono microorganismi e piante particolari e che costruendo si rovinerebbe l’equilibrio naturale e via dicendo. Questi movimenti in quegli anni non c’erano ancora e non c’era nemmeno tutta la burocrazia di tante leggi della Provincia, anche quelle stoppano molto ogni iniziativa, e per fortuna i Prati del Talvera oggi ci sono».
Lo ricorda con stima anche Giorgio Holzmann (Alleanza per l’Alto Adige).
«Lo incontravo spesso al bar e parlavo volentieri con lui — dice — era una persona che interveniva nelle questioni comunali sempre in modo pertinente e preparato. Ha partecipato anche a molte iniziativa e conferenze del Circolo cittadino, portando sempre buoni contributi alle questioni comunali. Mi ricordo com’era la zona intorno al fiume, pieno di sassi e ciottolato. Invece oggi abbiamo dei bei prati, del bel verde, una bella zona di incontro per tutti. All’ingegner Lettieri e agli uomini del IV Corpo d’Armata dobbiamo questi bei prati che unirono la città vecchia e la città nuova. Ricordiamo Lettieri anche per la tribuna dello stadio Druso: l’ha costruita lui e anche quella struttura è un bel regalo per la nostra città».
«Mi dispiace tantissimo — commenta Roberto Bizzo (Pd) — se ne va un bel pezzo di storia, importante per la città e per la storia della scuola, perché questo importante progetto lo ha fatto coinvolgendo i suoi studenti. Ci ha lasciato un bel regalo. È solo grazie ai suoi Prati che oggi abbiamo il nostro Mini Central Park. Un polmone verde con cui ha voluto unire la città vecchia e quella nuova per far incontrare italiani e tedeschi. Un regalo che ha potuto lasciarci grazie alla sua lungimiranza , e costato molto poco, soprattutto rispetto al suo valore sociale», conclude Bizzo.