Divieto di traffico settoriale, limitazioni provvisorie «Bene il compromesso ma il problema persiste»
BOLZANO Il bicchiere è mezzo pieno. Da una parte, le federazioni regionali delle Camere di commercio del Veneto, dell’Emilia Romagna, di Bolzano e di Trento hanno accolto «con soddisfazione la notizia della limitazione del divieto di transito settoriale». Dall’altra, tuttavia, la soluzione mediana non è ritenuta sufficiente. In seguito a un compromesso trovato tra l’Unione Europea e la Regione del Tirolo, il primo novembre è entrata in vigore sull’autostrada A12 della Valle dell’Inn una versione ridotta del divieto di transito settoriale per mezzi pesanti superiori alle 7,5 tonnellate. Dal divieto di transito settoriale sono stati esclusi a tempo illimitato tutti i mezzi pesanti della classe euro 6, mentre i mezzi della classe euro 5 saranno esclusi fino al 30 aprile 2017. Ciò significa che i beni non deperibili indicati nel provvedimento, come ad esempio rifiuti, pietre, piastrelle o acciaio, potranno continuare a essere trasportati su strada con mezzi pesanti ecologici. Unioncamere Veneto, Unioncamere Emilia Romagna e la Camera di commercio di Bolzano e quella di Trento avvertono tuttavia che il problema non è da ritenersi completamente risolto. «La Vicepresidente del Tirolo, Ingrid Felipe, ha già annunciato i prossimi provvedimenti — ricordano gli enti camerali in una nota congiunta — a partire da maggio 2017 dovranno essere vietati i trasporti di beni deperibili su mezzi pesanti della classe euro 5. Vi rientrerebbero ad esempio anche i trasporti delle mele altoatesine». Le due federazioni regionali delle Camere di commercio del Veneto e dell’Emilia Romagna nonché la Camera di commercio di Bolzano e quella di Trento rimarcano la posizione: «Il divieto di transito crea concorrenza sleale che danneggerà l’economia».