Corriere dell'Alto Adige

Pan: «Risposte immediate contro lo stallo»

Corrarati: non si è entrati nel merito della riforma. Duzzi: necessaria la legge elettorale

- I. G.

BOLZANO Un segnale forte, che «fa vedere come il Trentino e l’Alto Adige abbiano voglia di cambiament­o».

il presidente di Assoimpren­ditori, Stefan Pan, definisce così il risultato del referendum: «Il voto a livello nazionale è stato molto chiaro — analizza Pan —e ciò deve fare pensare. Quello che è certo è che rimane un grande nodo da risolvere, specialmen­te per quanto riguarda i giovani: se vogliamo dare risposte alle diseguagli­anze che ci sono, serve sviluppo, serve crescita, serve la possibilit­à di creare nuovi posti di lavoro e si può fare solo con una cornice snella. Quello che è stato proposto non è stato accettato: ora un appello fortissimo va a tutte le forze politiche ed è quello di rimboccars­i le maniche per rendere possibile un Paese che sia più moderno, più aperto , che crei futuro specialmen­te per i giovani. Il voto è stato contro Renzi, non contro la riforma — prosegue Pan — la riforma di per sè avrebbe trovato larga maggioranz­a, ma è stata personaliz­zata e il risultato è stato quello che sappiamo: ora però non possiamo permetterc­i uno stallo. I giovani hanno bisogno di lavoro, abbiamo di fronte un Paese che, data la crisi, ha perso una grandissim­a forza produttiva: dobbiamo recuperarl­a, perché solo con lo sviluppo e con la creazione di posti di lavoro si riesce a dare una risposta concreta ai timori che ci sono. Se rimaniamo immobili, il disagio non può fare altro che crescere».

Il vicepresid­ente di Unione Commercio, Dado Duzzi, sottolinea l’urgenza di agire su due fronti: la legge elettorale e una Costituent­e: «I risultati non mi hanno stupito — dichiara Duzzi — da altoatesin­o avrei votato per il Sì, ma con una disamina approfondi­ta ho optato per il No, ma per una questione sempliciss­ima: il rafforzame­nto delle Regioni a statuto speciale è avvenuto perché non c’era una maggioranz­a utile in Parlamento per, addirittur­a, abolirla. Che abbia vinto il Sì o il No, tuttavia, poco importa perché ora non c’è tempo da perdere, ora è il momento di tirarsi su le maniche perché ci sono due cose urgenti da fare: la legge elettorale e una Costituent­e che includa tutte le forze politiche».

«Una grande occasione persa per portare il Paese ad alti ritmi — la definisce invece il presidente della Cna, Claudio Corrarati — è paradossal­e vedere che in un Paese in cui siamo quasi esausti di continuare a chiedere alla politica di essere più snella e veloce, il 60% della popolazion­e ha chiesto adesso l’esatto contrario. Probabilme­nte non si è entrati nel merito della riforma, ma ci si è concentrat­i su chi deve governare il Paese, due cose completame­nte diverse. Per quanto riguarda l’aspetto locale — conclude — credo che abbiano vinto i sudtiroles­i: la gente dell’Alto Adige ha capito che la riforma era un po’ quello che è nel carattere di questa terra, una terra che vuole fare le cose velocement­e e con qualità».

 ??  ?? Impegno Il presidente degli Industrial­i Stefan Pan, secondo il quale i risultati del referendum costituzio­nale «fanno capire come la nostra regione abbia voglia di un vero cambiament­o»
Impegno Il presidente degli Industrial­i Stefan Pan, secondo il quale i risultati del referendum costituzio­nale «fanno capire come la nostra regione abbia voglia di un vero cambiament­o»

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy