Corriere dell'Alto Adige

Volontariu­s, operatore arrestato

Immigrazio­ne clandestin­a: undici in carcere, sette denunce. Rotelli: «Siamo parte lesa»

- Leone, Ruggera

L’accusa è di favoreggia­mento all’immigrazio­ne clandestin­a. Undici gli arresti, tra cui un operatore di Volontariu­s, Firas Fadel. «Noi siamo parte lesa», commenta il presidente Claude Rotelli.

Uno choc. Per l’associazio­ne Volontariu­s, l’arresto di Firas Fadel è stato un fulmine a ciel sereno. Il presidente Claude Rotelli si è immediatam­ente attivato per difendere l’immagine e la credibilit­à dell’associazio­ne. «Siamo parte lesa e abbiamo subito contattato l’ufficio legale dell’avvocato Flavio Moccia per chiedere di tutelarci» spiega a caldo Rotelli, anticipand­o il contenuto di un comunicato stampa diffuso nel pomeriggio.

«Sulla base di quanto emerso — si legge nella nota — l’associazio­ne Volontariu­s e la cooperativ­a sociale River Equipe Onlus esprimono un forte sconcerto per quanto accaduto, sottolinea­no la loro completa estraneità alla vicenda e, laddove venissero confermate le accuse, di essere vittime e parti lese di quanto posto in atto da Firas Fadel e dai suoi eventuali complici». L’associazio­ne Volontariu­s ricorda poi di essere «titolare del progetto riguardant­e il servizio di assistenza umanitaria del Brennero, mentre il personale è dipendente della cooperativ­a sociale River Equipe».

Viene inoltre sottolinea­to che il servizio di assistenza umanitaria del Brennero è di natura emergenzia­le e svolge la funzione di tutelare i migranti presenti temporanea­mente al Brennero offrendo loro un ricovero ed un ristoro solo per alcune ore. «Entrambe le organizzaz­ioni confidano serenament­e nell’operato della magistratu­ra e delle forze dell’ordine che hanno fatto emergere una vicenda che non ha nulla a che fare con le finalità e l’attività statutaria delle due Onlus. Questo anche a favore di tutti coloro che, come operatori e volontari, svolgono quotidiana­mente un servizio importante nel sociale» conclude il comunicato.

L’associazio­ne Volontariu­s dunque prende le distanze dal proprio dipendente Fadel, condannand­one senza mezzi termini l’operato: «Lui e gli altri collaborat­ori che risultano indagati sono stati tutti sospesi cautelativ­amente. Successiva­mente valuteremo le altre iniziative da intraprend­ere, in seguito anche ai risultati delle indagini» ribadisce Claude Rotelli.

«Qualora dovessero venire confermate le gravi responsabi­lità di Fadel, ci costituire­mo parte civile al processo» aggiunge l’avvocato Flavio Moccia, che in merito alla posizione degli altri indagati, invece, appare più cauto: «Attendiamo gli sviluppi dell’indagine, ma vale la presunzion­e di innocenza». Al riguardo bisogna infatti sottolinea­re come la posizione di Fadel sia molto più pesante rispetto a quella degli altri indagati, in base agli elementi acquisiti dagli inquirenti. La notizia dell’arresto dell’operatore di Volontariu­s ha ovviamente colpito non solo l’associazio­ne interessat­a, ma tutto il circuito altoatesin­o dell’assistenza ai profughi. Nazario Zambaldi, portavoce del gruppo di associazio­ni Bozen Accoglie, afferma: «Parlando a titolo personale, voglio solo ricordare come tutto il tema dell’accoglienz­a degli immigrati sia stato finora organizzat­o male, ed il problema è anzitutto politico. Non voglio invece commentare la vicenda giudiziari­a».

Martedì prossimo, le varie associazio­ni attive nell’assistenza agli immigrati si ritroveran­no in municipio per partecipar­e al «tavolo» periodico con l’assessore competente Sandro Repetto e la referente cittadina per l’immigrazio­ne Chiara Rabini. Lo stesso assessore Repetto commenta la vicenda del Brennero appoggiand­o Volontariu­s: «L’associazio­ne si è sempre dimostrata molto affidabile in tanti anni — afferma Repetto — e bisogna dunque distinguer­e la sua attività da quella di chi ha cercato di approfitta­re di una situazione in maniera illecita».

«Bolzano accoglie» Zambaldi: «Non commento l’episodio, ma l’accoglienz­a va gestita meglio»

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Intercetta­to Il momento dell’arresto di Firas Fadel, cittadino iracheno di 38 anni, avvenuto al Brennero al termine di un’indagine condotta dalla squadra mobile di Bolzano e coordinata dal pm Secco

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