Timbrature, ricorso dell’Anaao
Braccio di ferro con l’Asl: deciderà il giudice del lavoro. Medicina sportiva, aumentano le prestazioni Sistema «rigido» sotto accusa. Il sindacato: così è impossibile gestire gli straordinari
Finisce sotto accusa il nuovo sistema di timbratura Sp-Expert introdotto dall’Asl per il controllo automatico delle presenze. Il ricorso Anaao verrà vagliato dal giudice del lavoro. Il sindacato: impossibile gestire gli straordinari.
BOLZANO Il nuovo sistema di timbratura Sp-Expert introdotto dall’Azienda Sanitaria per il controllo automatico delle presenze sarà oggetto di un ricorso dell’Anaao innanzi al giudice del lavoro. Lo hanno deciso il segretario provinciale Claudio Volanti e il suo vice Paolo Bernardi dopo essersi consultati con i propri legali Francesco Caroleo e Domenico Laratta.
Il passo si è reso necessario — sostengono i rappresentanti dei lavoratori — dopo che l’Azienda non solo non ha voluto fornire i dati relativi alle fasce orarie applicate in ogni singolo reparto al personale dirigente sanitario, ma si è anche rifiutata di introdurre un qualsiasi elemento di flessibilità che garantisca ai medici la possibilità di svolgere in modo adeguato la propria professione, introducendo invece in modo unilaterale un sistema che «non è stato minimamente concordato con le organizzazioni sindacali e dunque tale appare lesivo delle prerogative sindacali stesse». Eccessiva rigidità del sistema — che con solo 30 minuti di tolleranza imporrebbe, sostengono all’Anaao, l’interruzione di visite o addirittura di interventi chigiustificazione rurgici per poter rientrare nelle fasce orarie prescritte — , procedure farraginose e complesse per chiedere — oralmente o per via telematica — il riconoscimento delle ore di straordinario lavorate e mancato rispetto dell’autonomia «dirigenziale» dei medici «che svolgono un lavoro particolare, non sempre prevedibile nei tempi» sono i punti che secondo il sindacato rappresentano le maggiori criticità.
Ecco dunque che, non avendo ricevuto per settimane alcuna risposta dall’azienda, l’Anaao ha deciso di passare alle vie di fatto e intende presentare formalmente il ricorso entro la metà di febbraio. Obiettivo dei sindacalisti è quello di ottenere «soglie di tolleranza oraria che non determinano la decurtazione automatica delle ore di straordinario», che con il nuovo sistema non vengono retribuite bensì semplicemente cancellate. Fine ultimo del sindacato è quello di ottenere «una nuova applicazione che preveda criteri equi per tutti i medici» nonché ottenere l’orario di lavoro nazionale di 38 ore e di tutti gli altri dipendenti provinciali. Secondo i medici dell’Anaao «la richiesta di una ovvero di un’autorizzazione espressa per la permanenza in servizio del medico oltre i limiti massimi di flessibilità consentiti per la fine del turno si palesa non solo irrispettosa dell’autonomia tecnico-professionale riconosciuta dalla legge ai dirigenti sanitari ma altresì contraria al principio di flessibilità dell’impegno di servizio in relazione al raggiungimento degli obiettivi dirigenziali». La normativa prevede un tetto massimo di 250 ore di straordinario annue e 48 ore settimanali.
La critica «Metodo lesivo della autonomia con cui viene organizzata l’attività dentro i singoli reparti»